Il movimento della chinesina

La proteina trasporta cromosomi e neurotrasmettitori

Un team di biofisici dell'Università di Stanford ha finalmente dato una risposta a una delle questioni fondamentali della biologia molecolare: come si muove la chinesina, il minuscolo motore molecolare, attraverso una cellula vivente? Secondo i ricercatori, la soluzione a questo problema potrebbe fornire nuovi indizi sul modo in cui funzionano queste proteine, aprendo nuovi campi di ricerca per la cura del cancro e di diverse malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer o la corea di Huntington. Lo studio è stato pubblicato online il 4 dicembre sulla rivista "Science".
"Il moto a livello cellulare - spiega Steven M. Block, uno degli autori - è uno dei segni caratteristici della vita.

La questione fondamentale è: come fanno a muoversi gli organismi viventi? Possono farlo perché sviluppano chinesina e altre proteine motrici molto efficienti. Se la chinesina non funzionasse, non si arriverebbe nemmeno alla fase embrionale perché le cellule non sopravviverebbero".
Scoperta nel 1984, la chinesina è oggi considerata il cavallo da tiro della cellula, quella che trasporta i cromosomi, i neurotrasmettitori e altri carichi vitali lungo minuscole strade molecolari chiamate "microtubuli". Negli ultimi due decenni sono stati scoperti molti tipi di chinesina e di proteine simili in un vasto numero di organismi, dal lievito agli esseri umani.
Lunga soltanto un milionesimo di centimetro, una tipica molecola di chinesina possiede a un'estremità una coda per trainare il carico, e all'altra due teste globulari che si alternano per afferrare il microtubulo e muoversi in avanti. Da tempo il laboratorio di Block cercava di scoprire i dettagli precisi del movimento delle due teste della chinesina, un processo simile al nostro modo di camminare o, più precisamente, al modo in cui ci aggrappiamo con le mani a una scala a pioli. Usando un microscopio progettato specificamente, i ricercatori hanno scoperto che, anziché fare passi regolari, la chinesina in realtà cammina con un'andatura zoppicante. In particolare, l'intervallo temporale fra due passi consecutivi è sempre differente.

Fonte: (12/12/2003)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare

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