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Il travestimento dei funghi patogenici


Il genoma del lievito di birra contiene numerose ripetizioni nei geni del rivestimento cellulare

La chemioterapia e il trapianto di organi possono compromettere il sistema immunitario e rendere i pazienti vulnerabili alle infezioni di funghi patogenici, particolarmente frequenti negli ospedali. Alcuni ricercatori del Whitehead Institute for Biomedical Research di Boston hanno ora scoperto una possibile ragione della pericolosità di questi funghi. Secondo lo studio, pubblicato online su “Nature Genetics”, i microbi fungali possono rapidamente alterare l’aspetto delle proprie cellule di superficie, “travestendosi” in modo da oltrepassare inosservati le difese del sistema immunitario.
Lo studio si è focalizzato sul fenomeno del DNA noto come “ripetizione in tandem”, nel quale in un gene si formano piccole unità di 3-200 nucleotidi che si ripetono fino a circa 35 volte.
Negli esseri umani, uno di questi tandem è stato scoperto studiando il gene responsabile della malattia di Huntington, causata da una ripetizione delle lettere CAG nel gene IT-15. Kevin Verstrepen, Gerald Fink e colleghi hanno cercato esempi di tandem nei microbi fungali, usando il lievito di birra come modello. La scansione dell’intero genoma del lievito ha rivelato che le ripetizioni sono molto comuni e che oltre il 60 per cento di esse si trova nei geni che codificano per le proteine di superficie.
Verstrepen ha anche scoperto che la lunghezza delle ripetizioni varia notevolmente da una cellula madre a una cellula figlia: se una cellula di lievito ha, per esempio, una ripetizione di 20 unità in un gene particolare, quando si divide la nuova cellula può avere una ripetizione di sole 5 unità nello stesso gene. E la cellule successiva potrebbe tornare ad averne 20. “Il nostro studio - commenta Verstrepen - mostra quanto rapidamente e facilmente queste ripetizioni possono ricombinarsi, alterando immediatamente le caratteristiche della superficie cellulare”. La scoperta fornisce indizi significativi sulla pericolosità delle infezioni fungali: il sistema immunitario, infatti, di solito riconosce gli invasori dalle proprietà del loro rivestimento esterno. Ma se questi microbi modificano continuamente la forma delle loro proteine, possono evitare più facilmente le difese dell’organismo.

Fonte: Le Scienze (31/08/2005)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: lievito, calice, membrana, fungo
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