Feed RSS: Molecularlab.it NewsiCalendar file
Categorie

Vantaggi e svantaggi della resistenza


Non sempre le mutazioni costituiscono handicap evolutivi per gli ospiti

A coloro che si preoccupano per gli effetti dannosi della resistenza genetica a farmaci o pesticidi, la teoria dell’evoluzione lancia di solito un messaggio rassicurante: in assenza della minaccia chimica originale, la maggior parte delle mutazioni resistenti provocherebbero uno svantaggio ai loro ospiti e dunque dovrebbero scomparire rapidamente una volta che l’utilizzo di un farmaco o di un insetticida viene sospeso o interrotto. Ma nuove ricerche suggeriscono ora che questo assunto necessita di essere ripensato.
Lavorando sul moscerino della frutta Drosophila, alcuni ricercatori guidati da Richard ffrench-Constant dell’Università di Bath hanno scoperto che, in determinati casi, le mutazioni alla base della resistenza possono offrire un vero e proprio vantaggio agli ospiti, anche in assenza del pesticida. Questi vantaggi possono far sì che il tratto caratteristico della resistenza si diffonda velocemente nelle popolazioni naturali.
Lo studio è stato pubblicato sul numero del 9 agosto della rivista “Current Biology”.
Poiché la maggioranza delle mutazioni è deleteria - persino quelle che offrono un vantaggio in particolari circostanze - si è sempre pensato che le alterazioni genetiche come la resistenza ai pesticidi costituissero condizioni temporanee. Questo assunto nasce dall’ipotesi che i meccanismi di resistenza portino sempre con sé un costo in termini di fitness che con il passare del tempo li renderebbe indesiderati. Gli individui resistenti sarebbero perciò svantaggiati in assenza del pericolo chimico contro il quale si sono corazzati. Pertanto, se si smette di spruzzare un insetticida e si comincia ad usarne un altro, la resistenza al primo dovrebbe declinare come risultato del calo di fitness associato.
I ricercatori hanno però dimostrato che nel moscerino della frutta la resistenza al DDT non soltanto non prevede alcun costo in termini di fitness, ma conferisce in effetti un vantaggio se ereditata per via materna. Ciò suggerisce che le femmine resistenti al DDT trasmettono ai propri figli qualche vantaggio sconosciuto, legato all’alterazione genetica che fornisce la resistenza (nel caso specifico, la sovra-espressione di un gene particolare). I risultati hanno importanti implicazioni per l’utilizzo di farmaci, pesticidi o antibiotici, in quanto suggeriscono che la resistenza genetica non sparisce necessariamente quando il prodotto cessa di essere usato. I dati potrebbero anche spiegare perché la resistenza al DDT nei moscerini si stia diffondendo a livello globale, persino dopo che la sostanza è stata vietata.
Caroline McCart, Angus Buckling, Richard H. ffrench-Constant, et al., “DDT resistance in flies carries no cost”. Current Biology, Vol. 15, R587-R589 (9 agosto 2005).

Fonte: Le Scienze (03/09/2005)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: resistenza, drosophila
Vota: Condividi: Inoltra via mail

Per poter commentare e' necessario essere iscritti al sito.

Registrati per avere:
un tuo profilo con curriculum vitae, foto, avatar
messaggi privati e una miglior gestione delle notifiche di risposta,
la possibilità di pubblicare tuoi lavori o segnalare notizie ed eventi
ed entrare a far parte della community del sito.

Che aspetti, Registrati subito
o effettua il Login per venir riconosciuto.

 
Leggi i commenti
Notizie
  • Ultime.
  • Rilievo.
  • Più lette.

Evento: Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia
Evento: Synthetic and Systems Biology Summer School
Evento: Allosteric Pharmacology
Evento: Conference on Recombinant Protein Production
Evento: Informazione e teletrasporto quantistico
Evento: Into the Wild
Evento: Astronave Terra
Evento: Advances in Business-Related Scientific Research
Evento: Conferenza sulle prospettive nell'istruzione scientifica
Evento: New Perspectives in Science Education


Correlati

 
Disclaimer & Privacy Policy