Linee guida contro la silicosi
La sostanza, presente in alcuni ambienti di lavoro, causa il cancro al polmone
La silicosi, la terribile piaga che nel passato e fino a pochi decenni fa ha accompagnato lo sviluppo industriale ed economico del nostro paese, è quasi del tutto debellata. Ma è ancora lontana dall'essere vinta, in Italia come in Europa, la battaglia contro un altro grande rischio che incombe su chi è esposto a causa del lavoro alla silice libera cristallina: il cancro al polmone. Infatti già dal 1997 l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro ha dichiarato la silice libera cristallina cancerogena per l’uomo. Nell’ottobre del 2002 è stato creato il Network Italiano Silice, a cui aderiscono Regioni, Province, Inail, Ispesl, Istituto Superiore di Sanità, Asl e centri di ricerca scientifica, con lo scopo di intervenire in un settore della prevenzione che non presenta a livello europeo la necessaria completezza e chiarezza normativa. Il lavoro si è concentrato in cinque direzioni: normativa, epidemiologia, igiene industriale, rischio silice nei comparti e sorveglianza sanitaria.
Ne sono scaturite le prime 'Linee guida nell’eposizione professionale a silice libera cristallina” che sono state presentate per la prima volta alle parti sociali e alle organizzazioni scientifiche oggi a Firenze, nel corso del convegno nazionale organizzato dalla Regione Toscana, Servizio sanitario toscano e Asl 10, alla Villa di Montalto. L’argomento è particolarmente importante perché se oggi, grazie alla riduzione dell’esposizione, la forma gravemente evolutiva, invalidante e tragica della silicosi non si vede più da alcuni anni, nei paesi industrializzati, è però pensabile - affermano gli esperti che si sono riuniti a Firenze - che siano presenti, forse più diffusamente di quanto non si pensi, forme iniziali di lesioni polmonari per esposizioni più brevi o discontinue a polveri conteneti silice libera cristallina. E’ inoltre accertato che l’esposizione a silice si associa allo sviluppo di malattie autoimmuni e che si correla con la maggiore probabilità di insorgenza del cancro polmonare. Una stima internazionale (Carex 2003) afferma che in Italia oltre 254.000 persone sono esposte a causa del lavoro al rischio silice libera cristallina. Il che significa tra i 12 e i 15 mila esposti in Toscana. La Regione Toscana già dal 2004 ha lanciato un progetto mirato alla prevenzione, misurazione e intervento nei settori più critici: cave, edilizia, Tav, vetrerie e cementifici.
Fonte: (08/09/2005)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag:
silicosi,
silice,
polmone
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