Primo filtro in grado di rimuovere dai globuli rossi i prioni
L’innovativa soluzione ha ottenuto il marchio del CE
Pall Corporation (NYSE: PLL) ha ottenuto il marchio del Consiglio Europeo (CE) per il suo sistema filtrante Leukotrap® Affinity Prion Reduction, la prima ed unica tecnologia in grado di rimuovere dai globuli rossi i prioni infettivi che potrebbero essere gli agenti causali della vCJD. La variante vCJD, un morbo neurovegetativo dall’esito fatale, è la variante umana della Encelopatia Spongiforme Bovina (BSE), maggiormente nota come il ‘Morbo della Mucca Pazza’. Il marchio CE attesta che il nuovo filtro per la riduzione dei prioni soddisfa i requisiti essenziali pan-Europei relativi alla sicurezza dei dispositivi medici.
“La disponibilità del nostro filtro per la riduzione dei prioni costituisce un evento di grande rilievo che segna la nascita di una nuova era nella sicurezza trasfusionale” dice Eric Krasnoff, Chairman e Chief Executive Officer di Pall Corporation. “Stiamo lavorando a stretto contatto con le Autorità sanitarie partendo dalle nazioni più duramente colpite dalla vCJD per offrire un aiuto nella sicurezza delle trasfusioni e prevenire la diffusione di questo morbo insidioso.”
Il nuovo filtro per la riduzione dei prioni sarà valutato dalla United Kingdom (UK) National Blood Service e dall’Irish Blood Transfusion Service e ci aspettiamo che i risultati siano disponibili verso la fine del 2005 o nei primi mesi del 2006. Dei 40 milioni di globuli rossi raccolti ogni anno nel mondo industrializzato, 2,5 milioni sono raccolti nel Regno Unito e 130.000 in Irlanda.
Dal giorno che il primo caso di vCJD è stato identificato nel Regno Unito nel 1994, si sono contati complessivamente 172 casi in tutto il mondo in Irlanda, Francia, Italia, Olanda, Canada, Stati Uniti (US), Giappone ed Arabia Saudita, con la stragrande maggioranza (155) nel Regno Unito. Dal momento che la vCJD può non manifestare i sintomi per circa 10-16 anni, non esiste un modo preciso per determinare quanti individui possono essere attualmente portatori del morbo o l’ampiezza dei casi futuri. La variante CJD viene trasmessa mangiando carne bovina contaminata e può venire trasmessa attraverso una trasfusione a sua volta contaminata.
Il Dr. Adriano Aguzzi dell’Istituto di Neuropatologia dell’Ospedale Universitario di Zurigo, tra i maggiori biologi mondiali in fatto di prioni, dice: “Ci sono stati due casi probabili di trasmissione della vCJD da persona a persona causati da trasfusione. Dal momento che per molti anni non si manifestano segni clinici o sintomatici del morbo, una certa proporzione della popolazione del Regno Unito potrebbe aver incubato il vCJD ed essere stata donatrice di sangue.
L’azione più diretta per ridurre i rischi di trasmissione potrebbe venire solo da nuovi metodi che forniscano la protezione contro i prioni.”
Protezione contro i prioni Il filtro Leukotrap® Affinity Prion Reduction, oltre ad effettuare la riduzione leucocitaria, rimuove dalle emazie tutti i tipi di prioni. I prioni vengono rimossi in associazione alle cellule (sui leucociti) o anche non associati a cellule. Gli studi hanno dimostrato che il nuovo filtro per prioni rimuove dalle emazie il 99,9% degli agenti infettivi.
La protezione contro i prioni mediante filtrazione offre vantaggi significativi nei confronti di altre potenziali tecnologie. La filtrazione rappresenta attualmente una parte integrale dei trattamenti standard del sangue, sia nel Regno Unito che in molti altri Paesi. Ciò permette una più semplice e meno costosa implementazione dell’utilizzo del nuovo filtro all’interno di GMP ben affermate.
A differenza dell’inattivazione dei patogeni, il nuovo filtro non si basa su additivi chimici che potrebbero danneggiare o compromettere il contenuto terapeutico di una trasfusione, quale potrebbe essere la proprietà dei globuli rossi di trasportare l’ossigeno. L’approccio mediante filtrazione evita anche le implicazioni etiche associate ai test diagnostici, quale ad esempio potrebbe essere la necessità di comunicare al donatore o alla donatrice di essere affetti da un morbo inevitabilmente fatale. A parte ciò, non sono disponibili test diagnostici abbastanza sensibili da identificare gli individui asintomatici affetti da vCJD.
Misure di salvaguardia nelle trasfusioni Dal momento in cui è emersa la vCJD, nel Regno Unito sono state intraprese delle azioni per ridurre il rischio di infezioni alimentari derivanti dal consumo di prodotti di carne bovina contaminata. Nel 1999 nel Regno Unito venne istituita la leucodeplezione universale del sangue per prevenire la trasmissione dei prioni di vCJD associati alle cellule e non vengono accettati quei donatori che hanno ricevuto una precedente trasfusione. Sfortunatamente, chi ha ricevuto una trasfusione è spesso la persona più motivata a donare sangue.
Altre nazioni in tutto il globo hanno adottato misure simili a quelle intraprese nel Regno Unito, compresa la leucodeplezione e la sospensione dei donatori. Molte nazioni rifiutano la donazione di sangue da quelle persone che hanno vissuto o hanno visitato Paesi dove è stato scoperto bestiame infetto da BSE.
La sospensione dei donatori pone seri problemi sulla disponibilità di quantitativi adeguati di emazie per trasfusione. Siccome la popolazione di donatori diventa sempre più esigua anche in virtù di restrizioni locali aggiuntive, ciò riduce ulteriormente il numero di donatori potenziali e può dare come risultato una seria carenza di sangue.
Nonostante tutte queste misure di sicurezza, il rischio di trasmissione della vCJD attraverso la trasfusione non è stato eliminato. Non esiste cura per la vCJD e il trattamento per ridurre la sofferenza del paziente è solo un palliativo.
Janet Gibbs, Presidente della Human BSE Foundation e la cui figlia è deceduta a causa della vCJD, dice: “Conoscendo gli effetti devastanti che può avere la vCJD, la Human BSE Foundation supporta totalmente qualsiasi iniziativa che potenzialmente possa evitare a chiunque la sofferenza che abbiamo dovuto sopportare.” Fa anche notare che, nonostante si debba sperare per il meglio, ci si deve preparare al peggio e intraprendere oggi ogni misura possibile per rendere sicure le trasfusioni.
Come parte della propria missione dedicata ad assicurare la sicurezza globale delle trasfusioni, Pall Corporation ha sviluppato il filtro Leukotrap® Affinity Prion per mettere a disposizione delle Autorità Sanitarie di tutto il mondo uno strumento atto a impedire la trasmissione dei prioni. L’adozione del nuovo filtro per la riduzione dei prioni ha il potenziale per supportare la necessità complessiva di un adeguato approvvigionamento di sangue a beneficio della salute pubblica. Pall persegue con continuità il suo programma di ricerca e sviluppo sui prioni affinchè le sue tecnologie possano soddisfare gli specifici requisiti di ciascuna nazione in tutta l’Europa, seguita dal Canada e dagli Stati Uniti. Sta inoltre sviluppando un test ante mortem per individuare i prioni infettivi nel bestiame prima che entrino nella catena alimentare.
Pall Corporation Pall Corporation è leader mondiale nel settore in rapida crescita della filtrazione, separazione e purificazione dei fluidi. L’organizzazione Pall si articola secondo due linee principali: Life Sciences e Industrial. La Società produce e commercializza prodotti d’avanguardia per i mercati biotecnologico, farmaceutico, trasfusionale, dei semiconduttori, della purificazione dell’acqua, aerospaziale e industriale in senso lato. Il fatturato complessivo nell’anno fiscale 2004 (da Agosto 2003 a Luglio 2004) è stato di 1,8 miliardi di dollari. La sede principale è a East Hills, New York, con un’estesa rete produttiva e commerciale in tutto il mondo. Maggiori informazioni possono essere ottenute visitando il sito http://www.pall.com/.
Redazione (14/10/2005)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag:
vCJD,
prioni
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