Boncinelli: La svolta etica
Tutti sono d'accordo nel ritenere le cellule staminali un caposaldo della medicina di domani, o meglio di dopodomani. Tutti sono d'accordo sull'utilizzazione di cellule staminali prese da
Tutti sono d'accordo nel ritenere le cellule staminali un caposaldo della medicina di domani, o meglio di dopodomani. Tutti sono d'accordo sull'utilizzazione di cellule staminali prese da individui adulti per risolvere i problemi posti dalla clinica. Se questo non sì verificasse, alcuni propongono di usare le cellule staminali embrionali, prelevate cioè da un embrione umano entro la seconda settimana di gestazione, mentre altri non sono d'accordo su questa procedura perché per loro non è lecito danneggiare un embrione umano di qualsiasi età esso sia. Va da sè che, se si riuscissero a produrre cellule staminali embrionali senza danneggiare alcon embrione umano, la gran parte delle remore di natura etico-religiosa verrebbero a cadere. I due esperimenti pubblicati sulla rivista Nature e di cui sì parla in questi giorni, vanno proprio in questa direzione. Se tali risultati fossero confermati e si dimostrassero applicabili all'uomo - per ora si sta parlando di topolini - potrebbero rappresentare una svolta cruciale, non solo scientifica, in questa delicata vicenda. Nel primo caso i ricercatori del MIT di Boston hanno prodotto cellule staminali embrionali da una cellula-uovo difettosa che non potrebbe mai dare luogo ad un embrione vero e proprio.
Nel secondo caso ricercatori dell'Advanccd Cell Technology sono riusciti a produrre diverse linee di cellule staminali embrionali partendo da una singola cellula prelevata da un embrione, che ha comunque continuato il suo cammino verso la vita. In entrambi i casi si tratta di risultati tecnici di rilievo che fanno ben sperare per la risoluzione dell'intera vicenda, ma che sembrano avere un significato un po’ diverso. Nel secondo esperimento si è dimostrato incontrovertibilmente qualcosa che era lecito attendersi. Se si preleva una cellula da un embrione di otto cellule, le restanti sette sono perfettamente in grado di dar luogo ad un embrione e poi ad un bambino vivo e vegeto. Ciò che non si sapeva con certezza era quante cellule staminali si possono ottenere partendo da quella singola cellula. Sembra adesso che, opportunamente coltivata e trattata, questa cellula primordiale possa dare luogo a quantità illimitate di cellule staminali embrionali. Se la notizia scientifica non è di quelle che suscitano scalpore, l'avanzamento tecnico è enorme e tale da poter chiudere per sempre la questione. Nel primo esperimento si è adottata, invece, una strategia diversa, che potrebbe anche rivelarsi complementare a quella appena esposta. Come ho fatto notare altre volte, si può dare origine ad una cellula-uovo portante il corredo cromosomico completo di un individuo, ma incapace, per una ragione o per un'altra, di dare luogo ad un embrione. Nel caso specifico l'alterazione di un singolo gene, chiamato Cdx2, impedisce l'annidamento del potenziale embrione nell'utero materno. Questo permetterebbe di prelevare cellule staminali embrionali da un nonembrione e potrebbe dissolvere anche una preoccupazione addizionale: che qualcuno, magari per sbaglio, possa produrre per questa via un clone umano. Da quel materiale non potrebbe mai generarsi un essere umano. Secondo me si potrebbero battere anche altre strade, genetiche o non, ma questa ha funzionato e di questa stiamo parlando. La scienza e la tecnica avanzano e avanzano in maniera da venire incontro alle richieste di persone che mostrano una particolare sensibilità per certe cose. Fino a che punto tutto questo aggiri le obiezioni di natura etico-religiosa di questo o quel gruppo di opinione, possono dirlo solo i diretti interessati. La prospettiva si va facendo comunque allettante.
Fonte: (20/10/2005)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
Boncinelli,
staminali
Vota:
Condividi:
|
|
- Ultime.
- Rilievo.
- Più lette.
|