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Vaccino per i polli agisce anche sull'uomo


Ungheria: una sperimentazione forse può portare a un difesa preventiva

Nel momento in cui cresce l'allarme nel mondo per una possibile pandemia legata al virus dei polli, una speranza arriva dall'Ungheria. Un prototipo di vaccino contro l’influenza aviaria, attualmente in fase di sviluppo a Budapest e già efficace sul pollame, potrebbe esserlo anche sull'uomo. Se i test dimostreranno l'efficacia del preparato, sarebbe decisivo per contrastare il passaggio all'uomo di quello stesso virus e impedirne così la temuta mutazione. «Il vaccino contro l’influenza aviaria sviluppato nei laboratori ungheresi è quasi sicuramente in grado di proteggere sia gli esseri umani sia gli animali dal virus H5N1 che provoca la malattia» ha detto in una conferenza stampa il ministro della Sanità di Budapest, Jenoe Racz. «I risultati sono preliminari, ma posso dire con una certezza del 99,9 per cento che il vaccino funziona».
INVESTITI 4 MILIONI DI EURO - Il vaccino è stato sviluppato dallo Stato con l'aiuto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo quanto sostenuto dal primo ministro, Gyurcsany, l'Ungheria sarà in grado di produrre 500 mila dosi ogni settimana. Il costo dello sviluppo di questo vaccino non è stato reso noto, ma secondo il segretario di stato per la sanità, Mihaly Kokeny, sarebbe superiore ai 4 milioni di euro. Il primo ministro ha aggiunto che pensa di rientrare del costo di sviluppo del vaccino tramite la commercializzazione all'estero del nuovo prodotto («Ma solo - ha aggiunto - quando saranno vaccinati tutti a casa nostra»).
I PRIMI RISULTATI - La ricerca ungherese va distinta da quelle annunciate per la produzione di un vaccino in caso di pandemia, che si propongono di realizzare una difesa immunitaria a una variante umana, per ora non esistente, del virus dei polli. Gli ungheresi hanno scelto invece la strada di ottenere un vaccino per l'uomo che difenda dall'attuale virus, impedendo così il «primo passaggio» da volatili a uomo. E i primi test indicano che il vaccino è in effetti in grado di proteggere dal virus. «Si tratta di un risultato preliminare, ma si può dire che al 99.9% il vaccino funziona, riuscendo a proteggere organismi viventi dal virus H5N1» ha precisato il ministro della sanità Racz. La possibilità di una protezione per l'uomo dall'attuale virus dei polli H5N1 sarebbe una misura preventiva determinante per evitare il passaggio all'uomo e quindi le mutazioni del ceppo che possano essere trasmesse poi da uomo a uomo.

Fonte: Corriere (20/10/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: vaccino, aviaria
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