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A Firenze il consiglio dei diritti genetici
"Ogm, Dna, brevettabilità della materia vivente, innovazione biotecnologica", scienziati, intellettuali, giuristi, politici ne discuteranno a Villa Caruso Bellosguardo, Lastra a Signa (Firen
"Ogm, Dna, brevettabilità della materia vivente, innovazione biotecnologica", scienziati, intellettuali, giuristi, politici ne discuteranno a Villa Caruso Bellosguardo, Lastra a Signa (Firenze), dove dal 10 al 12 novembre prossimi si tiene il secondo congresso nazionale del Consiglio dei diritti genetici, dal titolo "Cdg - Scienza e Società - Le frontiere dell'invisibile: determinismo e riduzionismo nella scienza, brevettabilità della materia vivente, governance dell'innovazione biotecnologica", organizzato dal Consiglio dei diritti genetici, in collaborazione con Regione Toscana e Comune di Lastra a Signa. Obiettivo, promuovere un dialogo costruttivo tra società, scienza e cultura. I temi del congresso sono stati presentati stamani dal presidente della Regione Claudio Martini, dal presidente del Consiglio dei diritti genetici Mario Capanna e dal sindaco di Lastra a Signa Carlo Nannetti. "L'impegno della Regione Toscana su questa frontiera così avanzata di ricerca e di riflessione - afferma il presidente Martini - si spiega non soltanto con alcune scelte concrete di governo compiute nel corso di questi anni, dal bando degli Ogm sul nostro territorio all'impegno per sostenere l'attività di ricerca e innovazione, ma anche con la convinzione che essa incrocia profondamente il tema dei diritti, umani e di cittadinanza.
Di fronte a questa vera e propria sfida la politica e le istituzioni hanno il dovere di favorire un confronto aperto e libero di posizioni per diffondere conoscenza e consapevolezza su temi che sono a un tempo ricchi di potenzialità positive ma anche di rischi". "E' necessario affrontare il tema delle biotecnologie - dichiara Mario Capanna, presidente del Consiglio dei diritti genetici - guardando non solo ai prodotti Ogm già sul mercato, ma anche alla validità dei modelli epistemologici su cui si fonda la scienza che li ha originati. Bisogna inoltre interrogarsi sulle implicazioni etiche e giuridiche della brevettabilità della materia vivente, e sulle responsabilità della politica nella regolamentazione di una materia così importante per l'esistenza di tutti noi". Giunto alla seconda edizione, il congresso del Cdg affronterà quest'anno il tema dell'innovazione biotecnologica alla luce delle conoscenze più avanzate in diversi ambiti culturali. Tre gli workshop - il dibattito sul determinismo/riduzionismo nella scienza, le implicazioni giuridiche ed etiche della normativa sulla brevettabilità della materia vivente, la responsabilità della politica nella gestione del progresso scientifico - che vedranno la partecipazione di studiosi di fama internazionale e dei massimi rappresentanti del mondo politico e istituzionale. A discutere di determinismo e riduzionismo nella scienza ci saranno, tra gli altri, Barry Commoner, padre storico del pensiero ambientalista del Novecento, e Ignacio Chapela, microbiologo di Berkeley che per primo dimostrò l'inquinamento genetico da Ogm del mais messicano. Di brevettabilità della materia vivente parleranno, tra gli altri, Stefano Rodotà, ex Garante della privacy, Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, e il genetista Marcello Buiatti. Sulla governance dell'innovazione biotecnologica si confronteranno Giuliano Amato, Giuseppe De Rita, il ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno e il presidente della Regione Toscana Claudio Martini.
Fonte: (08/11/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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