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Radioterapia 4D per curare cancro


Una radioterapia a quattro dimensioni (le tre dello spazio e quella temporale) in grado di colpire il tumore con estrema precisione, tenendo conto del movimento degli organi dovuto al respiro e permet

Una radioterapia a quattro dimensioni (le tre dello spazio e quella temporale) in grado di colpire il tumore con estrema precisione, tenendo conto del movimento degli organi dovuto al respiro e permettendo cosi' di curare in modo selettivo ed efficace anche tumori non operabili
. Si chiama 'Adaptive radiotherapy' ed e' una metodica innovativa, da oggi disponibile anche in Italia grazie al nuovo acceleratore lineare ad alta energia presso l'Istituto Humanitas di Rozzano.
''All'interno del nostro corpo - spiega Marta Scorsetti, responsabile dell'Unita' di radioterapia e radiochirurgia di Humanitas - gli organi sono soggetti, nel tempo, a lievi movimenti dovuti al respiro e alla peristalsi intestinale.
La nuova metodica permette di registrare il movimento respiratorio del paziente traducendolo in un tracciato: il trattamento radioterapico e' somministrato solo in una determinata fase della curva respiratoria, con estrema precisione''.
''Generalmente - sottolinea Scorsetti - se il respiro non viene controllato, per essere sicuri di colpire il bersaglio occorre irradiare una zona piu' ampia con notevole aumento della tossicita'. La 'Adaptive radiotherapy' consente di essere piu' selettivi, aumentando l'efficacia terapeutica della radioterapia e diminuendo gli eventuali effetti collaterali. Le applicazioni cliniche elettive di questa tecnica sono i tumori del polmone, del fegato, del pancreas, della prostata, del retto e quelli ginecologici''.
Il nuovo acceleratore permette anche di effettuare trattamenti ad intensita' modulata (Imrt), in cui le zone metabolicamente piu' attive del tumore sono sottoposte a maggior dosi di radioterapia con una maggiore efficacia del trattamento, oppure la radioterapia stereotassica corporea (Sbrt), che permette di trattare piccole lesioni neoplastiche cerebrali con estrema accuratezza e precisione.
In Europa, oltre a Rozzano, sono in funzione solo altri due acceleratori lineari ad alta energia, uno a Arau, in Svizzera, l'altro a Stoccolma.

Fonte: Ansa (23/11/2005)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag: radioterapia
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