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La tassa sul fumo finanzia ricerca vaccino aids
La tassa sul fumo finanzierà con 21 milioni di euro in tre anni la sperimentazione del vaccino anti Aids.
Il ministro della Salute Francesco Storace ha firmato oggi una lettera in cui impegna la
La tassa sul fumo finanzierà con 21 milioni di euro in tre anni la sperimentazione del vaccino anti Aids.
Il ministro della Salute Francesco Storace ha firmato oggi una lettera in cui impegna la Direzione generale della ricerca scientifica a finalizzare 21 milioni di euro della tassa sul fumo al progetto sponsorizzato dall’Istituto superiore di sanità, condotto dalla professoressa Barbara Ensoli con un pool di ricercatori italiani di fama internazionale, ormai giunto alla conclusione della fase uno.
Questa fase ha riguardato 20 persone per il protocollo preventivo e 27 per quello terapeutico. Dal 2006 al 2008 si passerà alla fase due, che prevede un protocollo di sperimentazione applicato a 3mila persone, con un costo di 50 milioni di euro.
«Mai un vaccino contro l’Aids - dice Francesco Storace, ministro della Salute - come dimostrano le precedenti sperimentazioni in tutto il mondo, ha concluso efficacemente il percorso di ricerca. Pertanto il Governo italiano ha ritenuto necessario incoraggiare l’équipe di ricercatori tanto che l’ulteriore cifra di 28 milioni, per la parte che riguarderà la sperimentazione in Africa, sarà stanziata dal ministero degli Esteri, secondo gli accordi stipulati con il governo del Sud Africa».
Sulla vicenda è intervenuto polemicamente l'immunologo Ferdinando Aiuti, presidente dell'Anlaids, denunciando che nella sperimentazione del vaccino contro l'Aids, messo a punto e testato dall'Istituto superiore di sanità, sarebbero state compiute numerose irregolarità e deviazioni.
«Queste ultime - dice Aiuti - a mio avviso, non autorizzano il passaggio alla fase due della sperimentazione. Alle mie segnalazioni, documentate e ben note a numerosi studiosi italiani, non ho avuto risposta». La sperimentazione, dunque, secondo Aiuti, non avrebbe rispettato i rigidi protocolli previsti. «Nel giorno che vede tutto il mondo riflettere sul dramma dell'Aids - dice Aiuti - mi fa piacere apprendere che si parli di finanziamenti alla ricerca. Ma per quanto riguarda il vaccino che sta studiando Barbara Ensoli sono costretto a ripetere pubblicamente quanto già dichiarato in varie occasioni e che ho segnalato con ben tre lettere al ministro Storace, che non hanno avuto risposta». Aiuti vorrebbe sapere perchè non ha ricevuto una risposta scientifica e documentata, in qualità di scienziato si occupa da oltre vent'anni del problema dell'Aids, come vicepresidente della Commissione nazionale Aids e come ricercatore che ha condotto la sperimentazione durante la fase uno.
Secca la risposta del ministro Storace. «Dispiace che l'amico professor Aiuti insista su una polemica - dice Storace - che rischia di offuscare il valore della ricerca. Proprio oggi ho risposto informandolo del valente lavoro compiuto dall'Agenzia italiana del farmaco e dall'Istituto superiore di sanità. Parliamo di una equipe di ricercatori di chiara fama internazionale, i cui curricula onorano l'Italia. Parliamo di una sperimentazione clinica che potrà, se efficace, dare all'Italia un primato significativo nel mondo. E questo per testimoniare il forte impegno del nostro Paese contro una malattia che ha bisogno di prevenzione, terapia e comunicazione del rischio, come dimostrerà la campagna programmata dal ministero a partire da gennaio».
Fonte: (01/12/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
fumo,
aids
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