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Uno studio sulle cellule staminali e quelle killer

Linfociti T killer contro cellula cancerosa


Le cellule staminali mesenchimali e le cellule natural killer, entrambe molto importanti per la riuscita di un trapianto di midollo e la cura delle leucemie acute, possono danneggiarsi a vicenda, fino

Le cellule staminali mesenchimali e le cellule natural killer, entrambe molto importanti per la riuscita di un trapianto di midollo e la cura delle leucemie acute, possono danneggiarsi a vicenda, fino ad eliminarsi. A scoprire queste interazioni negative e come evitarle sono stati i ricercatori del Gaslini e del Centro di eccellenza per le ricerche biomediche (CEBR) dell'Universita' di Genova, coordinati dal professor Lorenzo Moretta, direttore scientifico del Gaslini.
Il lavoro -il primo firmatario e' Grazia M. Spaggiari dell'Universita' di Genova- verra' pubblicato su Blood.
La scoperta dei ricercatori genovesi rappresenta un importante tassello che si aggiunge alle ricerche piu' avanzate e promettenti sul trapianto di midollo per la cura di leucemie un tempo invariabilmente mortali.
Secondo quanto spiegato le cellule natural killer (NK) sono "soldati" efficienti, che fanno parte del sistema immunitario, in grado di uccidere le cellule di tumori e leucemie, mentre le cellule staminali di tipo mesenchimale (MSC) sono in grado di dare origine non solo a vari tessuti (ossa, cartilagine, muscolo) ma anche alle cellule stromali midollari che (fornendo un supporto allo sviluppo delle cellule emopoietiche) favoriscono l'attecchimento del trapianto.
I ricercatori, hanno dimostrato che le cellule staminali MSC possono bloccare le cellule NK, che perdono cosi' la loro capacita' di dividersi e di esercitare la loro attivita' di killer contro la leucemia.
E anche le cellule NK sono capaci di uccidere le MSC le quali, pertanto, non possono esercitare il loro effetto favorente sull'attecchimento del trapianto.
"Un bel rompicapo -spiega il professor Moretta- due cellule, entrambe molto utili per rendere piu' efficace un trapianto di midollo e la cura delle leucemie acute, si danneggiano a vicenda, fino ad eliminarsi". "Il segreto e' evitare che si incontrino ad esempio, e' possibile somministrarle in due tempi, ad una decina di giorni di distanza, ad un paziente che ha ricevuto un trapianto di midollo. Si inizia con le MSC che devono essere di supporto al trapianto stesso, permettendone un piu' rapido attecchimento. Poi si somministrano le cellule NK che vanno a scovare e ad uccidere le cellule leucemiche sopravvissute al regime di condizionamento (cioe' chemioterapia piu' radioterapia) e che, a questo punto, non possono piu' danneggiare le MSC. Queste ultime, infatti, hanno ormai esaurito il loro compito di supporto. Insomma, oltre ad avere armi efficaci dobbiamo anche sapere come e quando usarle".

Fonte: Aduc (03/01/2006)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: NK, MSC, staminali, killer
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