Istituti europei entrano a far parte della rete globale di università di ricerca d'élite
Tra i dieci membri fondatori di una nuova rete globale di università di ricerca, che si prefigge di diventare "la principale alleanza di università del mondo", figurano quattro istituti euro
Tra i dieci membri fondatori di una nuova rete globale di università di ricerca, che si prefigge di diventare "la principale alleanza di università del mondo", figurano quattro istituti europei. Le università di Oxford e Cambridge nel Regno Unito, l'Università di Copenaghen in Danimarca e l'Eidgenossiche Technische Hochschule Zürich (ETHZ), ossia il politecnico federale di Zurigo, sono entrate a far parte della IARU (International Alliance of Research Universities, alleanza internazionale delle università di ricerca), lanciata il 14 gennaio a Singapore. L'alleanza si definisce quale "unione strategica di un gruppo selezionato di università a elevata intensità di ricerca che condividono gli stessi valori, una visione analoga e l'impegno a istruire i futuri leader mondiali". Gli altri istituti che fanno parte delle rete sono l'Australian National University, la National University of Singapore, la Peking University, le università di Berkley e Yale negli Stati Uniti e la Tokyo University. La IARU offrirà agli istituti che ne fanno parte la possibilità di scambiare idee ed esperienze in merito a progetti di carattere didattico e di ricerca; inoltre favorirà una serie di attività comuni quali tirocini ospedalieri, partecipazione degli accademici dell'organizzazione a conferenze internazionali, scambio di studenti universitari e post-universitari e sviluppo di corsi di laurea doppi o congiunti. In occasione dell'incontro inaugurale che si è tenuto a Singapore, Ian Chubb, vicerettore dell'Australian National University, è stato eletto primo presidente della IARU per il periodo 2006-2007.
Inoltre, nel corso della riunione sono state presentate alcune proposte scritte volte a sviluppare un'eventuale collaborazione di ricerca tra i membri della IARU, in merito ad alcuni possibili temi come circolazione di persone, invecchiamento e salute, alimentazione e risorse idriche, energia e ambiente. "La IARU è un progetto stimolante che presenta un grande potenziale in termini di vantaggi globali", ha affermato il professor Chubb. "Offre la possibilità di rafforzare l'istruzione dei futuri leader del mondo e di ottenere risultati nel campo della ricerca tali da garantire benefici per chiunque, anche al di fuori dei confini nazionali". Bill Macmillan, pro-vicerettore presso l'Università di Oxford, ha dichiarato: "La IARU è nata con lo scopo di promuovere la ricerca collaborativa e permettere alle università che ne fanno parte di apprendere l'una dall'altra. Siamo entusiasti della prospettiva di creare opportunità per studenti e giovani ricercatori, non solo perché possano affrontare problemi di rilevanza globale, ma perché si sentano parte di una comunità accademica internazionale". Nel lungo periodo l'alleanza si prefigge l'obiettivo di coinvolgere imprese, fondazioni e governi per finanziare le attività di ricerca, creare un forum per la condivisione della conoscenza riguardo alla commercializzazione della ricerca, svolgere attività di valutazione e sviluppare strategie comuni su questioni fondamentali di politica pubblica. Il 17 novembre, la Lega delle università di ricerca europee (LERU) ha annunciato che amplierà il numero di membri e che le università di Amsterdam, Utrecht, Lund, Parigi sud, Zurigo e lo University College di Londra aderiranno all'organizzazione. Malcolm Grant, rettore dello University College di Londra, ha dichiarato: "Le università di ricerca europee condividono i medesimi valori e ideali e siamo lieti dell'opportunità offertaci di entrare a far parte di una rete di istituti di ricerca così prestigiosa. Ritengo che simili raggruppamenti siano fondamentali in un momento in cui l'UE sta seriamente valutando il ruolo svolto dalle università a elevata intensità di ricerca, nonché il progetto di istituire il Consiglio europeo della ricerca e, presumibilmente, un Istituto europeo della tecnologia". Per ulteriori informazioni consultare: http://info.anu.edu.au/ovc/alliances/iaru/ http://www.leru.org/
Fonte: (20/01/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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