Melanoma, meglio chemioterapia con antiacidi
La chemioterapia contro i melanomi potrebbe dimostrarsi piu' efficace se associata ad antiacidi. Parte in Italia il primo trial clinico al mondo coordinato dall'Istituto Superiore di Sani
La chemioterapia contro i melanomi potrebbe dimostrarsi piu' efficace se associata ad antiacidi. Parte in Italia il primo trial clinico al mondo coordinato dall'Istituto Superiore di Sanita' su pazienti con melanoma sottoposti ad un trattamento basato sugli inibitori delle pompe protoniche (PPI), farmaci finora utilizzati come anti-acidi. Il meccanismo e' questo: un farmaco non entra nelle cellule tumorali perche' queste si creano un ambiente circostante acido. Piu' le cellule sono maligne piu' questo meccanismo sembra funzionare . L'uso della classe di antiacidi chiamati inibitori delle pompe protoniche, porta al blocco di questo meccanismo, consente ai farmaci anti-tumorali di entrare ed agire. Lo studio, avviato grazie a un accordo di collaborazione tra l'azienda farmaceutica AstraZeneca e l'Iss, durera' circa tre anni e avra' come obiettivo principale quello di verificare la dose piu' efficace nel rendere i melanomi, che sono tra i tumori piu' resistenti alle terapie convenzionali, suscettibili al trattamento con alcuni chemioterapici.
Inoltre, sara' verificato se il trattamento potra' ridurre gli effetti tossici degli stessi chemioterapici. Il trial, il primo al mondo su questo aspetto, e' il frutto di una ricerca condotta dall'ISS, pubblicata nel novembre 2004 sul Journal of National Cancer Institute, e della successiva approvazione di un brevetto d'uso internazionale sugli inibitori delle pompe protoniche. Da qui e' nata prima una collaborazione e poi un vero e proprio accordo, alla fine del 2005, tra l'Istituto Superiore di Sanita' e l'AstraZeneca, che prevede la promozione dello studio clinico atto a verificare il principio sviluppato dall'ISS sull'impiego di questi farmaci nella terapia oncologica. Il Presidente dell'Istituto, Enrico Garaci, ha spiegato che parallelamente allo studio clinico sara' portata avanti una serie di studi preclinici per verificare alcune ipotesi sull'uso degli inibitori della pompa protonica come farmaci antineoplastici. Fra questi: la verifica in vivo, in topi geneticamente modificati (con geni umani) messi a punto dall'Istituto Superiore di Sanita', dell'effetto del trattamento con PPI sull'acidita' tumorale tramite tecniche di risonanza magnetica. Lo studio iniziera' a Milano. L'accordo prevede, infatti, che lo studio clinico nei pazienti con tumore, verra' effettuato all Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. ''Le evidenze precliniche, da noi raccolte in questi anni, dimostrano che questi farmaci, normalmente usati nella terapia dell'ulcera peptica, agiscono da diventando sensibili alla chemio - afferma Stefano Fais, ricercatore dell'ISS, che coordinera' sia il trial clinico che tutti gli studi preclinici - sono in grado cioe' di rendere alcuni tumori, normalmente refrattari alle chemioterapie esistenti, sensibili a vari farmaci anti-tumorali''.
Fonte: (28/02/2006)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag:
chemioterapia,
melanoma,
antiacidi
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