Divisi per i diritti d'autore sui contenuti culturali

La Commissione ha pubblicato un'analisi dei risultati di una consultazione sulla sua iniziativa di biblioteca digitale europea che rivela i pareri contrastanti delle istituzioni culturali e dei ti

La Commissione ha pubblicato un'analisi dei risultati di una consultazione sulla sua iniziativa di biblioteca digitale europea che rivela i pareri contrastanti delle istituzioni culturali e dei titolari dei diritti sulle questioni riguardanti i diritti d'autore sui contenuti del patrimonio culturale.
In generale, le 225 risposte ricevute dalla Commissione si mostravano favorevoli all'iniziativa, ritenuta da molti un'opportunità di rendere il patrimonio culturale europeo più accessibile e utilizzabile su Internet.
Tuttavia, la consultazione ha svelato una divergenza di opinioni sulla questione dei diritti d'autore sui contenuti culturali, in particolare tra istituzioni culturali quali musei, biblioteche e archivi da una parte e gli stessi titolari dei diritti dall'altra.
La Commissione ha già messo in dubbio la capacità delle industrie europee di contenuti di rimanere competitive a livello globale considerata l'esistenza di 25 distinti regimi di diritti di proprietà intellettuale (DPI) nell'Unione europea.

A dispetto del disaccordo sui diritti d'autore tuttavia, la consultazione ha aiutato la Commissione a definire ulteriormente la struttura della biblioteca digitale europea, ha dichiarato.
Proseguendo sulla base dell'esistente infrastruttura di The European Library (TEL), si prevede che entro il 2008 due milioni di libri, film, fotografie, manoscritti e altri lavori culturali saranno messi a disposizione attraverso la biblioteca digitale europea. La cifra dovrebbe raggiungere i sei milioni entro il 2010, ma la Commissione sostiene che il dato conclusivo potrebbe essere di gran lunga superiore.
Al fine di sostenere la digitalizzazione dei contenuti culturali, la Commissione ha annunciato che intende cofinanziare la creazione di una rete di centri di digitalizzazione su scala europea e inoltre affrontare in una serie di documenti politici le questioni relative ai DPI.
"Le tecnologie dell'informazione possono consentire di attingere alla memoria collettiva europea con un semplice clic", ha affermato il commissario alla Società dell'informazione e ai media Viviane Reding. "Ciò sta diventando realtà grazie al contributo della Commissione europea al finanziamento di centri di competenza per la digitalizzazione e alla definizione di un quadro prettamente europeo per la tutela, l?accessibilità e l?uso dei diritti di proprietà intellettuale nelle biblioteche digitali. Gli Stati membri dovranno fare la loro parte fornendo i mezzi necessari per la digitalizzazione".
È stato istituito un gruppo ad alto livello sulla biblioteca digitale europea, composto da personalità provenienti dall'industria e dalle istituzioni culturali e presieduto dal commissario Reding, la cui prima riunione è prevista per il 27 marzo. "Si tratta di una prospettiva entusiasmante per le biblioteche europee e siamo ansiosi di vederla realizzata", ha concluso Elisabeth Niggemann, direttore generale della Biblioteca nazionale tedesca e presidente della conferenza delle biblioteche nazionali europee (CENL).

Fonte: (07/03/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: brevetti, cultura

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