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La mutazione che viene dal freddo


SAREBBE PROPRIO IL FREDDO che modificando alcune parti dellorganismo delle popolazioni evolutesi in regioni polari ha permesso a questi individui di sopportare temperature estreme. Un team di ricerca

SAREBBE PROPRIO IL FREDDO che modificando alcune parti dell'organismo delle popolazioni evolutesi in regioni polari ha permesso a questi individui di sopportare temperature estreme. Un team di ricercatori pubblica questa settimana su Science uno studio in cui si conclude che grazie a mutazioni del Dna mitocondriale l'uomo si è adattato a un clima polare. La permanenza di tali mutazioni sarebbe in qualche modo collegata a un minor dispendio di energia e a un aumento di longevità. I mitocondri infatti sono organelli che si trovano all'interno della cellula e che le forniscono energia e calore. Il Dna mitocondriale è dunque una breve sequenza necessaria per costruire questi organelli. Già qualche tempo fa alcuni studiosi di questo stesso gruppo, guidato da Eduardo Ruiz-Pesini, della University of California (Center for Molecular and Mitochondrial Medicine and Genetics), avevano scoperto che i mitocondri di popolazioni indigene delle regioni circumpolari producono maggior calore e minore energia rispetto ai medesimi organelli degli individui originari dei tropici.
Differenze quindi che alterano il metabolismo energetico in modo da favorire la vita alle varie latitudini.

Nello studio presentato questa settimana si descrive l'analisi filogenetica di 1125 Dna mitocondriali provenienti da tutto il mondo, che ha permesso di individuare tutte le mutazioni intervenute tra popolazioni diverse. In particolare si è notata una certa costanza nelle numerose sostituzioni nucleotidiche intervenute alle alte latitudini. Il fenomeno avrebbe permesso la modificazione nel metabolismo energetico che avrebbe consentito ai nostri antenati di adattarsi ai climi nordici: il clima stesso sarebbe la forza motrice in questo tipo di evoluzione, attraverso una selezione naturale che avrebbe favorito solo gli individui con metabolismi più adatti (e quindi con il Dna mitocondriale più "giusto"). Queste stesse variazioni influenzano oggi la nostra salute: un esempio questo che ci permette di capire quanto sia importante capire il nostro passato genetico per una nuova scienza come la medicina evolutiva.

Fonte: BOILER (13/01/2004)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
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