Meccanismo di autodifesa da HIV
Scoperto un meccanismo naturale di difesa contro l'Aids che potrebbe portare all'ideazione di nuovi farmaci e, soprattutto, a bypassare il problema delle resistenze farmacologiche sempre piu
Scoperto un meccanismo naturale di difesa contro l'Aids che potrebbe portare all'ideazione di nuovi farmaci e, soprattutto, a bypassare il problema delle resistenze farmacologiche sempre piu' diffuse tra i sieropositivi . Si tratta, hanno spiegato gli scienziati della Ohio State University, di un meccanismo di riparazione del Dna di cui le cellule umane naturalmente dispongono. Diretti da Richard Fishel, i ricercatori hanno pero' scoperto che questo meccanismo é anche capace di ridurre l'integrazione del genoma virale nel Dna della cellula infettata, condizione essenziale per moltiplicarsi e diffondersi nel corpo della persona sieropositiva. Secondo quanto riferito sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, il meccanismo di riparazione si basa sulle due molecole 'XPB' e 'XPD', le quali distruggono il codice genetico dell'Hiv prima che questo si inserisca nel Dna della cellula infetta. Quando il Dna cellulare e' danneggiato, cosa che puo' accadere per diversi motivi come l'esposizione a sostanze chimiche nocive o radiazioni solari, si mettono in moto vere e proprie squadre di meccanici della cellula che tagliano e cuciono il Dna nella zona del danno, riparandolo.
Le due proteine XPB' e XPD sono addette a uno di questi meccanismi di riparazione. Il virus Hiv che causa l'Aids, una volta fatto il suo ingresso nell'organismo, ha bisogno di moltiplicarsi e per farlo deve sfruttare gli strumenti cellulari per la sintesi del Dna. Poiché il genoma virale e' una molecola di Rna (simile al Dna), la fase preliminare alla moltiplicazione e diffusione del virus nell'organismo infettato e' la trasformazione del suo genoma in Dna. Questo ''Dna copia'' del genoma dell'Hiv viene inserito all'interno del Dna cellulare con un meccanismo di taglia e cuci. Dopo l'integrazione il virus e' in grado di moltiplicarsi. Gli esperti dell'ateneo Usa hanno visto che in presenza delle proteine XPB' e XPD il Dna copia del virus Hiv viene distrutto prima di essere inserito nel genoma cellulare. Quindi il virus, perde in parte la capacita' di integrarsi nel Dna cellulare e, quindi, moltiplicarsi. Farmaci che stimolino l'azione fisiologica di XPB' e XPD, quindi, potrebbero divenire degli ottimi strumenti di cura contro l'Aids, risolvendo anche il problema delle resistenze ai farmaci antiretrovirali, oggi in aumento tra i pazienti. Infatti, a differenza dei farmaci oggi in uso, queste terapie agirebbero non direttamente sul virus, ma potenziando un meccanismo cellulare protettivo; quindi non possono comparire resistenze virali a simili medicine.
Fonte: (15/03/2006)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
HIV,
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