A Roma nasce banca di tessuti muscolo-scheletrici
Già presenti nel nord Italia, servirà il centro e sud
Una Banca regionale del tessuto muscolo-scheletrico nel Lazio. Nata dalla collaborazione tra la Regione Lazio e l'Agenzia regionale per i trapianti e le patologie connesse, con l'apporto dell'Asl Roma E, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dellI.R.C.C.S. - I.F.O. Istituto Regina Elena, sara' istituita entro l'autunno e sarà la prima che opererà nel Centro-Sud della Penisola. Finora, infatti, solo il Nord Italia (in particolare le città di Milano, Torino, Verona, Treviso, Bologna e Firenze) poteva contare su centri di questo tipo, finalizzati alla raccolta, la conservazione e la distribuzione di tessuto biologico. L'istituzione della banca, presentata oggi nella sede della Regione Lazio in coincidenza con l'apertura della settimana nazionale dedicata alla donazione di organi, risponde quindi all'esigenza di dotare anche il Mezzogiorno di un centro che garantisca, in sicurezza, la distribuzione del tessuto muscolo-scheletrico. Con la creazione della banca - ha affermato Carlo Umberto Casciani, presidente dell'Agenzia regionale del Lazio per i trapianti e le patologie connesse - si è riempito un vuoto.
Questa struttura consentirà un maggior controllo di qualità, un servizio più efficiente e tecnologicamente avanzato, una disponibilità immediata del tessuto biologico, la possibilità di fare ricerca direttamente nelle nostre strutture. Oltre alla raccolta, da donatore vivente o cadavere, alla distribuzione del tessuto muscolo-scheletrico e alla promozione delle donazioni, infatti, la Banca si occuperà anche dello sviluppo della ricerca scientifica di base e applicata, così come della formazione di personale sanitario qualificato. Farà poi parte della rete che unisce tutte le strutture italiane di questo tipo. Senza dimenticare il vantaggio economico: Gli ortopedici, i chirurghi maxillo-facciali e plastici, i neurochirurghi - fa notare Cascinai - sono costretti ad importare a caro prezzo il tessuto muscolo-scheletrico necessario per le loro operazioni. Da oggi invece il Lazio non è più solo utente, ma anche produttore, candidandosi a diventare punto di riferimento per le regioni limitrofe e per tutto il Centro-Sud. D'accordo Silvio Natoli, direttore del Dipartimento regionale Sanità, che sottolinea come al di là degli aspetti qualitativi, lo sviluppo di questa attività possa portare a una razionalizzazione delle spese, consentendo di ottenere maggiori e migliori risultati con le stesse risorse. Il via libera al progetto - che recepisce la direttiva europea 2004/23/EC nel rispetto delle Linee guida per il prelievo, la conservazione e l'utilizzo di tessuto muscolo-scheletrico elaborate dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2002 - è arrivato lo scorso 2 maggio con l'approvazione, da parte della Giunta regionale, di una delibera del valore di tre milioni di euro destinati proprio all'istituzione della Banca. Le sedi si troveranno presso l'Istituto di anatomia umana e biologia cellulare dell'università Cattolica del Sacro Cuore, l'ospedale Santo Spirito in Sassia e l'I.R.C.C.S. - I.F.O. Istituto Regina Elena.
Redazione (11/05/2006)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
muscolo,
scheletro,
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