Ogm, sperimentazione controllata nel Lazio
Ogm: la sperimentazione parte anche nel Lazio. O, più correttamente: potrebbe partire se ci saranno soggetti interessati. Contemporaneamente, su un altro fronte caldo che invece riguarda gli allevator
Ogm: la sperimentazione parte anche nel Lazio. O, più correttamente: potrebbe partire se ci saranno soggetti interessati. Contemporaneamente, su un altro fronte caldo che invece riguarda gli allevatori, c’è da registrare la presa di posizione del presidente della Regione, Francesco Storace. Sul problema della ”lingua blu”, si è rivolto al ministro della Sanità, Sirchia, con una lettera chiedendo «l'immediata sospensione dell' obbligo di vaccinazione in attesa di adottare i provvedimenti conseguenti all'approfondimento delle inquietanti tematiche sanitarie e socio-economiche». Se non basterà la lettera al ministro, è andato oltre Storace, «sono pronto a coinvolgere i vertici della Casa della libertà».
Tornando all’Ogm, il primo passo verso la sperimentazione è rappresentato da una circolare dell’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Iannarilli. «Attenzione - ci tiene a precisare - la nostra amministrazione è contraria a questo tipo di colture. Ma c’è una direttiva comunitaria, recepita dal Ministero dell’Agricoltura, che prevede la sperimentazione controllata della coltivazione di Ogm. Per questo, vogliamo regolamentarla, evitando che ognuno vada per conto proprio».
Nella pratica, dall’assessorato regionale all’Agricoltura è partita una informativa, diretta a tutti i comuni del Lazio, in cui viene spiegato che esiste la possibilità di avviare la sperimentazione della coltivazione di varietà geneticamente modificate, ma solo in ambiti ristretti. «Per questo e per fornire ulteriori chiarimenti - aggiunge Antonello Iannarilli - abbiamo convocato una riunione alla Regione, con i rappresentanti dei comuni, per spiegare quanto prevede la legislazione. Ribadiamolo: stiamo parlando di sperimentazione controllata. Ed è solo una opportunità, non è scontato che dai comuni vengano poi dichiarazioni d’interesse. La linea generale della giunta regionale, fra l’altro, è molto chiara su questa materia. Ed è di forte contrapposizione».
Fonte: (20/01/2004)
Pubblicato in Biotecnologie
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