Debutta a Milano 'neuroweb', maxi-database europeo

Un maxi-database europeo per migliorare la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie cerebrovascolari come l'ictus, terza causa di morte e prima di invalidità permanente nei Paesi indus

Un maxi-database europeo per migliorare la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie cerebrovascolari come l'ictus, terza causa di morte e prima di invalidità permanente nei Paesi industrializzati, Italia compresa. Debutterà ufficialmente lunedì 4 settebre a Milano Neuroweb, progetto coordinato dallIstituto neurologico Besta del capoluogo lombardo e finanziato dallUe con quasi due miliardi di euro (1.883.500). Lobiettivo finale dei promotori è trasformare Internet in uno strumento concreto di ricerca clinica.

Neuroweb raccoglie i dati dei circa 2.500 pazienti di quattro istituti specializzati europei: oltre al Besta - riferisce una nota dell'Irccs di via Celoria - anche l'Erasmus Universitair Medisch Centrum di Rotterdam (Olanda), l'Orszagos Pszichiatriai es Neurologiai Intezet (Ungheria) e l'università di Patrasso (Grecia). La super banca dati online permetterà quindi di confrontare la malattia di un paziente con quella di altri curati in centri di eccellenza europei, con la possibilità di ricevere in tempo reale dal proprio ospedale di riferimento un aggiornamento su esami e terapie ottimali.

Non solo. Neuroweb promette di contribuire attivamente alla ricerca di nuove cure su misura per ciascun malato, e infine di fornire alla politica sanitaria gli strumenti per meglio supportare le persone con patologia cerebrovascolare. Il progetto, cui partecipa anche la Regione Lombardia, durerà due in tutto anni. E la speranza è quella di arrivare a proporre concrete indicazioni in ambito preventivo e terapeutico.

La malattia cerebrovascolare - ricordano gli esperti del Besta - è una patologia tra le più drammatiche e invalidanti nel mondo occidentale. Tra i fattori di rischio, malattie quali diabete o ipertensione, ma anche cattivi stili di vita come il fumo e la predisposizione genetica, che insieme concorrono a determinare le diverse caratteristiche della patologia in ogni singolo paziente. Identificare correttamente il tipo malattia (personalizzazione diagnostica) è infatti essenziale per ottimizzare la ricerca di cure innovative (farmacogenomica).

Proprio per la molteplicità delle sue espressioni in diversi sottogruppi di malati - avvertono gli specialisti - la malattia cerebrovascolare non può fornire elementi utili al ricercatore se non passando attraverso grandi numeri di pazienti ben caratterizzati. Basti pensare che per confermare lefficacia dellacido acetilsalicilico nella prevenzione dellictus ischemico sono stati necessari studi clinici su circa 20 mila malati. Inoltre, dopo il completamento della sequenza del genoma umano nel 2000, la mole di dati relativi agli studi sui polimorfismi genetici è aumentata ogni anno in modo esponenziale. Tanto che, inserendo su PubMed le parole human polymorphism, risultano oggi 86.796 lavori scientifici. Insomma, nessuna mente umana sarebbe in grado di speculare su una simile quantità di dati utili. Da qui Neuroweb, di cui si parlerà il 4 e il 5 settembre in un meeting tecnico fra medici al Novotel di Milano Linate aeroporto.

Fonte: (05/09/2006)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: neuroweb, ictus, Milano

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