Torino. Parte la nuova Scuola per le Biotecnologie
E' pronta a Torino la Scuola per le Biotecnologie: un palazzo di 15 mila metri quadrati per 800 studenti, 200 tra docenti e personale di supporto, 15 gruppi di ricercatori che si occuperanno di ge
E' pronta a Torino la Scuola per le Biotecnologie: un palazzo di 15 mila metri quadrati per 800 studenti, 200 tra docenti e personale di supporto, 15 gruppi di ricercatori che si occuperanno di genetica molecolare, biologia molecolare, cellulare e chimica, immunologia e nefrologia sperimentale. Uno dei 'cervelli', che lavorera' a un progetto sulle cellule staminali, ha potuto rientrare a Torino, dopo un soggiorno a Boston, grazie a uno specifico finanziamento di Telethon. Si tratta di un ricercatore, di cui al momento l' ateneo mantiene la privacy, che dopo la laurea conseguita all' Universita' di Torino, e' emigrato a Boston dove ha studiato le cellule staminali della pelle; dopo alcuni anni a Venezia ha proseguito le sue ricerche sulle cellule staminali della cornea e a giorni rientrera' nel capoluogo piemontese. La nuova Scuola dell' Universita' di Torino, inaugurata oggi dal rettore Ezio Pelizzetti e dal sindaco Sergio Chiamparino, risponde contemporaneamente a diverse esigenze: di trasferimento tecnologico, di essere luogo di ricerca, di formazione, di incubatore d' impresa.
Il palazzo e' stato realizzato in due anni secondo logiche architettoniche moderne e funzionali nell'area della vecchia sede della Facolta' di Medicina Veterinaria. La struttura e' stata costruita intorno a quattro corti che corrispondono ai quattro cortili di fabbricati rurali ottocenteschi. La didattica ha a disposizione tre grandi aule da 220 posti, tre da 108, oltre ai laboratori attrezzati per esercitazioni di biologia, chimica e informatica. A loro volta i laboratori, organizzati intorno ad un giardino coperto da struttura vetrata, sono strutturati in nuclei che comprendono spazi di ricerca e studi, oltre a locali per servizi accessori come camere per colture, camere oscure, sale riunioni e lavanderie. "La Scuola per le Biotecnologie puo' essere considerato un primo pezzo della nuova Cittadella della Salute" ha detto Chiamparino. "Rappresenta un modello culturale in cui trovano sintesi diverse esigenze, di ricerca e di formazione, di trasferimento tecnologico. E' proprio il modello che andrebbe applicato alla nuova Cittadella. La sua collocazione -ha detto affrontando una delle querelle del dibattito politico torinese- deve essere funzionale al progetto e non viceversa".
Fonte: (01/10/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
universita,
istruzione
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