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A Singapore è nata Biopolis, mega città della biomedicina
Benvenuti nel Mickey Mouse Park. Così Philip Su, vicedirettore della società governativa di costruzioni JTC Corporation ha definito Biopolis: la futuristica città delle scienze biomediche inaugurata a
Benvenuti nel Mickey Mouse Park. Così Philip Su, vicedirettore della società governativa di costruzioni JTC Corporation ha definito Biopolis: la futuristica città delle scienze biomediche inaugurata a Singapore lo scorso novembre. Il nuovo centro di ricerca, progettato nel 2001 e costato al governo dell'isola asiatica 251,1 milioni di euro, rappresenta solo la prima delle infrastrutture scientifiche che verranno costruite nei prossimi anni. Il progetto complessivo prevede infatti sette edifici che occuperanno un'area di 200 ettari; oltre a Biopolis ci saranno Fusionpolis, distretto dedicato ai media e all'information technology, lo Science Hub, che raccoglierà diverse attività legate all'high-tech e alla ricerca e sviluppo, e molti altri servizi (unità residenziali, centri commerciali, servizi per il terziario, asili nido, scuole, impianti sportivi, pub, teatri, cinema, sistemi di trasporto rapidi) che renderanno il quartiere autosufficiente. Una vera città nella città.
Biopolis è la sede di cinque istituti di ricerca, tutti controllati dall'agenzia governativa per la scienza la ricerca e la tecnologia (ASTAR). Il Genome Institute di Singapore, che ha iniziato la sua attività nel 2001 con venti ricercatori, oggi impiega più di 180 persone (entro il 2005 saranno 350) ed è diretto da Edison Liu, scienziato di fama internazionale che guidava, fino a poco tempo fa, il National Cancer Institute statunitense, in Maryland.
Il suo reclutamento è un chiaro segno di come Singapore si candidi a diventare un centro competitivo al livello internazionale. Anche Jackie Ying, giovane e promettente professoressa del Massachusetts Institute of Technology, ha scelto di trasferirsi a Singapore per dirigere l'IBN, Institute of Bioengieneering and Nanotechnology. L'Institute of Mulecular and Cell Biology (IMCB), centro di fama internazionale per gli studi sulla biologia dello sviluppo, la biologia strutturale, la ricerca sul cancro e sulle malattie infettive, ha stabilito la sua nuova sede a Biopolis, a fianco del Bioprocessing Technology Institute e del Bioinformatics Institute (BII). Ma l'attrazione principale del Mickey Mouse Park è l'enorme stabulario, collocato in un sotterraneo posto sotto gli edifici, dove vengono custodite oltre 250.000 cavie.
La scelta di Singapore di investire nell'industria biotech è una conseguenza della crisi dell'elettronica, settore su cui l'isola stato ha costruito il suo sviluppo negli ultimi venti anni. Per rallentare il crescente tasso di disoccupazione e rilanciare l'economia, il governo cerca di attirare capitali privati, in particolare promettendo incentivi, sgravi fiscali e sovvenzioni alle aziende che stabiliranno i loro centri di ricerca a Biopolis. Novartis, Merck, Aventis, GlaxoSmithKline, Pfizer e Schering-Plough stanno trasferendo alcuni filoni di ricerca a Singapore, ma anche società più piccole hanno colto al volo l'offerta. Fra queste, la ES Cell International, specializzata nella produzione e nell'esportazione di cellule staminali embrionali (guidata da Alan Colman, uno dei padri della pecora Dolly).
Grazie ai forti investimenti pubblici e privati, nel giro di pochi anni Biopolis dovrebbe diventare la confortevole dimora di oltre 1.500 scienziati provenienti da tutto il mondo, ma soprattutto diventerà il luogo di lavoro di molti giovani che il governo di Singapore sta esortando a intraprendere la carriera scientifica: basti pensare che nel 2000 il Ministero per la scienza, la tecnologia e la ricerca ha stanziato oltre 200 milioni di dollari per finanziare gli studenti che si specializzano in biomedicina.
Questo articolo è tratto dal numero di gennaio della rivista Scienza Esperienza.
Fonte: (27/01/2004)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
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