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La zanzara localizza le vittime tramite la CO2 emanata dal respiro

Zanzara - vettore di Encefalite


Identificati i recettori per la CO2: potranno essere utili per combattere la diffusione di malattie

Le zanzare localizzano le loro "vittime" sfruttando il biossido di carbonio esalato con il respiro. Ora, un gruppo di biologi della Rockefeller University ha identificato nel moscerino della frutta due recettori molecolari entrambi necessari, che consentono a questi insetti di rilevare il biossido di carbonio nell'ambiente. Questa scoperta potrebbe essere importante per una futura messa a punto di nuove armi nella lotta contro la diffusione delle malattie (prima fra tutte la malaria) di cui gli insetti ematofagi possono essere portatori.
Leslie Vosshall, che ha diretto la ricerca osserva che: "Era già nota l’esistenza di neuroni che negli insetti rispondono allo stimolo rappresentato dal biossido di carbonio, ma erano ancora sconosciuti i meccanismi molecolari attraverso cui avviene il rilevamento del gas”.

I biologi hanno esaminato la famiglia dei chemorecettori della drosofila e sono riusciti a isolare due proteine, dette Gr21a e Gr63a, possibili candidate allo svolgimento di questa funzione. Per confermare l’ipotesi i ricercatori hanno manipolato geneticamente alcune drosofile. Hanno fatto in modo che alcuni neuroni, normalmente non sensibili al biossido di carbonio, esprimessero le proteine Gr21a e Gr63a. Per contro, altri moscerini in cui era stata alterata la proteina Gr63a, mostravano di essere diventate insensibili al gas, permanendo in ambienti con una concentrazione di biossido di carbonio tale da indurre il ceppo non mutante ad allontanarsi.
Infine i ricercatori hanno identificato i recettori omologhi a Gr21a e Gr63a nella zanzara che trasmette la malaria: le proteine GPRGR22 e GPRGR24.

Approfondimenti: GPRGR22 GPRGR24 Gr21a Gr63a

Redazione MolecularLab.it (18/12/2006)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: malaria
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