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Il vaccino contro il cancro all'utero sarà gratis per le 12enni

Papillomavirus


La campagna inizierà in primavera 2007 per le 12 enni e il vaccino sarà disponibile per tutte le pazienti in farmacia a pagamento

Il ministro della Salute Livia Turco nel corso della presentazione, a Roma, della campagna promossa dall'Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) per la diagnosi precoce del tumore alla cervice uterina ha annunciato che entro la primavera sarà disponibile il primo vaccino contro il virus Hpv, principale causa del tumore dell'utero che in Italia colpisce ogni anno 3.500 donne, provocando oltre 1.000 morti. Il vaccino sarà gratuito per tutte le ragazze al compimento dei 12 anni. L'Italia sarà il primo Paese europeo ad attuare una strategia di vaccinazione pubblica contro il virus Hpv.
I principali organismi tecnico-scientifici insieme al Consiglio superiore di sanità - ha ricordato Livia Turco - hanno indicato la necessità startegica di intervenire in via prioritaria avviando una campagna di offerta attiva e gratuita rivolta a una coorte di ragazze in età prepubere, cioè 12 anni, in considerazione dell'assenza pressoché totale di occasioni di trasmissione sessuale del contagio.
Questo negli anni produrrà una progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta esposta al rischio di infezione. Saranno 280mila le 12enni chiamate alla vaccinazione con una dose iniziale e due richiami entro i 6 mesi dalla prima. La spesa prevista a carico del sistema sanitario nazionale è stimata in circa 75 milioni di euro l'anno.
Il vaccino sarà comunque disponibile a pagamento in farmacia, previa prescrizione del medico ed è indicato per tutte le donne che non hanno ancora contratto l'infezione da Hpv.
Il Ministro ha sottolineato che il vaccino avrà effetti sulla prevenzione tra alcuni decenni, mentre adesso siamo in grado di ridurre drasticamente l'incidenza del cancro al collo dell'utero attraverso il miglioramento della strategia di prevenzione basata sullo screening: infatti l'immunizzazione tramite vaccino si affianca, ma non sostituisce il pap test periodico raccomandato per tutte le donne fra i 25 e i 64 anni d'età. Il vaccino infatti è attivo contro il 70% dei virus associati al carcinoma uterino: per l'altro 30% lo screening precoce risulta l'unica prevenzione.
La strategia vaccinale - ha continuato il ministro della Salute - prevede l'allargamento dell'offerta attiva ad altre coorti (tra i 18 e i 19 anni, e tra i 25 e i 26 anni), preferibilmente in concomitanza con il primo invito all'esecuzione dello screening attraverso il pap test.
Le informazioni attualmente disponibili sul vaccino indicano che è un prodotto sicuro, ben tollerato e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l'insorgenza di un'infezione dei due ceppi virali attualmente responsabili del 70% dei casi del cancro all'utero.

Redazione MolecularLab.it (31/01/2007)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag: utero, cervice, Livia Turco
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