Bioetica: testamento biologico in commissione alla camera
Il documento sul cosiddetto Testamento biologico, messo a punto ed approvato dal Comitato nazionale di bioetica (Cnb) lo scorso dicembre e che domani verra presentato ufficialmente alla stampa, e ap
Il documento sul cosiddetto Testamento biologico, messo a punto ed approvato dal Comitato nazionale di bioetica (Cnb) lo scorso dicembre e che domani verra' presentato ufficialmente alla stampa, e' approdato alla Camera: il presidente Pier Ferdinando Casini lo ha infatti trasmesso alla commissione Affari sociali. Lo conferma il presidente del Cnb Francesco D'agostino.
Di fatto, potrebbe trattarsi di un ulteriore passo verso una possibile legislazione in materia.
Il documento ha gia' suscitato non poche polemiche e contiene un preciso suggerimento al legislatore: dare un fondamento giuridico alle dichiarazioni anticipate di trattamento da parte del paziente. Il suggerimento, con la presentazione del testo in commissione alla Camera, sembra dunque essere stato accolto.
Il Comitato, ha affermato D'Agostino, ''ribadisce il valore etico dell'autonomia del paziente; nel documento, infatti, si riconosce la liberta' anticipata del soggetto di dire no alle cure''. Riferendosi quindi al recente caso della signora milanese che ha rifiutato l'amputazione del piede mettendo cosi' a rischio la propria vita, il presidente del Cnb ha sottolineato come, in questo frangente, la volonta' del paziente sia stata espressa direttamente e in maniera contestuale: ''Nel cosiddetto Testamento biologico - ha spiegato - si fa invece riferimento ad un eventuale futuro stato di incapacita' di intendere e volere''.
Da qui il senso di anticipare le proprie volonta', anche se, ha precisato D'Agostino, tali dichiarazioni anticipate ''non sono vincolanti per il medico''. Ma la filosofia del documento e' chiara: ''il paziente va sempre rispettato nella sua autonoma decisione: se questa e' contestuale - ha affermato D'Agostino - allora diventa vincolante per il medico; se invece la dichiarazione e' anticipata, come appunto nel caso del Testamento biologico, non e' vincolante ma il medico deve comunque tenerne conto''. Nel testo approvato dal Cnb si registra, inoltre, una apertura anche verso l'inclusione nel testamento biologico di quei casi ritenuti estremi: i trattamenti di idratazione e alimentazione artificiali potrebbero cioe' rientrare tra le indicazioni dei pazienti nel testamento biologico in quei casi valutati piu' ''gravosi per i pazienti stessi''. Su questo punto, pero', il comitato di bioetica si e' spaccato, ed entrambe le posizioni emerse sono presentate nel testo.
Il documento, ha inoltre sottolineato Demetrio Neri, ordinario di Bioetica all'universita' di Messina e membro del Cnb, ''suggerisce quindi al legislatore di dare fondamento giuridico alle dichiarazioni anticipate di trattamento: Questo e' un punto di fondamentale importanza poiche' implicherebbe l'obbligo da parte del medico di prendere in considerazione le volonta' dei pazienti e di motivare per iscritto la propria decisione, sia che le attui sia che non le attui, nella cartella clinica''. Un punto ''qualificante'' del documento che, se attuato, ha rilevato Neri, farebbe dell'Italia il secondo paese in Europa, dopo la Danimarca, che riconosce fondamento giuridico al testamento biologico.
Fonte: (05/02/2004)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
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