Il Css ha espresso delle indicazioni sulla legge 40, commenti positivi di Livia Turco
La legge non cambierà ma alcune linee guida potranno definire alcuni cambiamenti
Nel documento inviato dal Consiglio Superiore di Sanità (Css) al ministro della Salute, Livia Turco, riguardo l'aggiornamento delle linee guida della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, viene detto sì all'applicazione dell'assistenza medica per la procreazione in alcuni casi specifici. Viene detto sì alla procreazione assistita per le coppie in cui l'uomo è portatore di alcune malattie virali come l'Hbv, Hiv e Hcv, all'implementazione degli studi sui tecniche di crioconservazione e scongelamento degli ovociti e sì anche a favorire l'equità di accesso ai trattamenti di procreazione assistita a tutte le coppie sul territorio nazionale per quanto riguarda competenza professionale, sicurezza delle prestazioni ed efficienza organizzativa, anche per limitare il fenomeno della migrazione interna delle coppie. Inoltre si ribadisce l'importanza dell'assistenza psicologica alle coppie che ricorrono a questo tipo di trattamento e quindi suggerisce che 'sia prevista presso ogni centro la possibilità di consulenza da parte di psicologo con adeguata formazione nel settore'. Inoltre il Css ritiene che 'tenuto conto che le tecniche di riproduzione assistita, oltre all'indubbio stress psicologico, sono gravate da rischi e complicazioni, alcune delle quali potenzialmente mortali, quali sindrome da iperstimolazione ovarica, rischi legati all'anestesia e agli atti operatori (complicazioni emorragiche, infettive e tromboemboliche), é necessario implementare gli studi sulle tecniche di crioconservazione e scongelamento degli ovociti, per garantirne una migliore qualità in caso di successivi tentativi di impianto ed è necessario istituire un tavolo di confronto per la valutazione di efficacia e sicurezza delle tecniche di procreazione tenendo sempre presente i principi costituzionali sulla salute delle donne'.
Nel documento del Css si legge questo: 'Tenuto conto che la coppia in cui l'uomo sia portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili, l'alto rischio di infezione per la madre e per il feto rappresenta, di fatto, un'oggettiva causa impeditiva alla procreazione, per questo si ritiene che queste condizioni rientrino tra i casi di infertilità da causa accertata e certificata da atto medico previsti dall'art.4 del dm 21 luglio 2004 e che per ridurre il rischio di contaminazione, i centri ai quali si affidano tali coppie per la fecondazione assistita debbano essere in grado di effettuare le tecniche di icsi (intra cytoplasmic sperm iniectjon) e sperm-washing'. Il ministro Livia Turco ha commentato così le indicazioni date dal Consiglio Superiore di Sanità: 'Sono ragionevoli e frutto di una valutazione imparziale. Ora io dovrò studiarle e valutare se esistono altri punti da aggiornare.' Il ministro ha aggiunto che la struttura della legge 40 è molto rigida e quindi chi riponeva nelle linee guida delle grandi aspettative sbagliava. Certamente non sono uno strumento per voltare pagina. 'Per stravolgerle ci vuole il Parlamento, non io' - ha detto Livia Turco. Tuttavia il ministro sostiene che la legge 40 non è da rifare in quanto ha il pregio di aver fatto ordine nel cosiddetto 'far west dei centri'. Il ministro ha aggiunto che ora, dopo il parere espresso dal Css, aprirà un tavolo di confronto trasversale ascoltando soprattutto le donne del Parlamento, il comitato di bioetica e il Css. 'Dimostrerò - ha concluso Livia Turco - che anche su questi temi si può passare dallo scontro alla condivisione. Dobbiamo rimetterci tutti in gioco, creare un clima di scambio anche umano. Per me la relazione umana con Paola Binetti è stata fondamentale''.
Redazione (23/07/2007)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
Livia Turco,
fecondazione assistita,
legge 40,
procreazione
Vota:
Condividi:
|
|
- Ultime.
- Rilievo.
- Più lette.
|