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Scoperto meccanismo dell'imprinting genetico dei mammiferi

Rappresentazione Cromosoma X


Il meccanismo grazie al quale viene espresso un gene mentre la sua copia rimane silenziata ha carattere evolutivo e adattativo

Una ricerca condotta su canguri e ornitorinchi è stato scoperto il meccanismo che determina la scelta dell'espressione di un gene piuttosto che l'espressione della sua copia, che rimane invece silenziata. I geni dell'uomo sono riuniti in 23 cromosomi in doppia coppia, ognuna delle quali ereditata dal padre o dalla madre. Finora però era sconosciuto il meccanismo di 'imprinting genetico' grazie al quale viene scelto quale dei due geni debba esprimersi in un carattere e quale invece debba rimanere inespresso.
Ora la ricerca di Malcolm e Anne Ferguson-Smith, dell'Università di Cambridge è riuscita a dare una risposta a questa domanda. Secondo i genetisti, questo imprinting sembra essere dovuto ad una sorta di 'memoria epigenetica' che consiste nell'insieme delle modificazioni del DNA di uno dei genitori, anche se finora non è chiaro come questo fenomeno si sia strutturato durante l'evoluzione. Tuttavia è risaputo che esso si esprime con diversi pattern nelle differenti classi di mammiferi ed è per questo che i ricercatori hanno studiato due specie filogeneticamente distanti come l'ornitorinco, un monotremo, e il canguro, un marsupiale. Gli scienziati hanno mappato delle sequenze note di geni 'imprintati' e hanno osservato che anticamente questi geni non erano localizzati su un unico cromosoma e non erano neppure associati ai cromosomi sessuali. E' emerso invece che si sono evoluti in modo graduale, per processi adattativi.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista online BMC Evolutionary Biology.

Redazione MolecularLab.it (03/10/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: espressione genica, evoluzione
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