Luca Marini, presidente di Assobiobanche, chiede una normativa efficace su banche del cordone
Secondo Luca Marini, le normative attuali non sono sufficienti e favoriscono solo realtà scientifiche e imprenditoriali di altri Paesi
Il prof. Luca Marini, presidente di Assobiobanche, a pochi giorni dallo svolgimento del Convegno "Verso la rete di biobanche pubbliche e private", ha ribadito le sue perplessità sull'argomento conservazione del sangue cordonale. Secondo il suo parere, attualmente l'assetto normativo italiano favorisce realtà scientifiche e imprenditoriali di altri Paesi. Ricordiamo che è stata fatta un'ulteriore proroga dell'ordinanza ministeriale che vieta la creazione di biobanche private e la conservazione del sangue cordonale a fini autologhi "Non è comprensibile la ratio di un'ordinanza che vieta di fare in Italia ciò che permette espressamente di fare all'estero. E ciò, si badi, al di là dell'incertezza scientifica circa l'utilità della conservazione a fini autologhi delle cellule staminali cordonali".
Ha poi aggiunto: "La normativa di settore è inadeguata, in termini formali e sostanziali. La complessità della materia esige uno strumento giuridico strutturato e non una semplice ordinanza ministeriale: ma, finora, tutte le offerte di collaborazione che Assobiobanche ha rivolto al Governo, proprio allo scopo di individuare nuovi e più adeguati assetti normativi, sono rimaste senza risposta". Inoltre, spiega: "Bisogna ricordare che che la costituzione della rete di biobanche pubbliche e private è un preciso dettato legislativo, che deve essere attuato, e non un'aspettativa di Assobiobanche. In caso contrario potrebbe sorgere il sospetto che, in Italia, si intenda continuare a privilegiare il monopolio pubblico che vige di fatto in questa materia, in violazione della normativa comunitaria relativa alla concorrenza ed alla libera circolazione dei servizi, con l'inevitabile conseguenza di esporre il Governo alle procedure d'infrazione da parte delle istituzioni comunitarie". Marini, oltre ad essere presidente di Assobiobanche, è vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, e in merito aggiunge: "La cosa più singolare è che inizialmente la conservazione del sangue cordonale era un tema eticamente neutrale, mentre ultimamente l'opposizione verso la conservazione autologa ha assunto una valenza tipicamente dogmatica". Marini ha poi concluso: "Non bisogna infine dimenticare che le biobanche private hanno una dimensione scientifica, imprenditoriale ed occupazionale che ricercherà le necessarie tutele nelle sedi nazionale e comunitaria".
Redazione (27/06/2008)
Pubblicato in Biotecnologie
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Assobiobanche,
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cordone ombelicale,
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