Fitosteroli contro il colesterolo
La sinergia di fitosteroli, riso rosso fermentato, policosanoli e tè verde riporta a valori accettabili la colesterolemia
I fitosteroli, cioè gli steroli vegetali, i policosanoli e il the verde possono essere inseriti in una dieta equilibrata e contribuire a combattere il colesterolo riducendone i livelli. Queste molecole rappresentano una valida alternativa all'impiego delle statine. I fitosteroli (contenuti soprattutto in oli, cereali e frutta) e il tè verde agiscono riducendo l'assorbimento intestinale del colesterolo, il riso rosso fermentato (contenente mevinolina, una statina naturale al dosaggio di soli 3 mg) e i policosanoli (estratti dalla canna da zucchero) agiscono inibendo la sintesi epatica del colesterolo. Sebbene fosse gia nota l'azione contro il colesterolo di queste sostanze, la loro associazione è una novità che trova fondamento nello studio condotto dai ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e pubblicato su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases. I risultati sono stati presentati al recente Congresso della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi da Roberto Volpe, del Servizio prevenzione e protezione del Cnr di Roma, il quale ha spiegato che "Un mini-drink costituito da latte arricchito in 2 g di fitosteroli dopo cena e prima di coricarsi un nutraceutico, una capsula composta fondamentalmente da riso rosso fermentato, policosanoli e tè verde rappresentano la terapia ideale proprio nei casi in cui è possibile non ricorrere ai farmaci".
Volpe continua "Quando la dieta ipolipidica non risulta sufficiente in quei pazienti considerati ad alto rischio cardiovascolare, che hanno oltre il 20% di probabilità di incorrere in un infarto o in un ictus nei prossimi 10 anni, in quanto già infartuati o diabetici o con ipercolesterolemia familiare severa, è necessario ricorrere alle statine, farmaci capaci di ridurre l'incidenza di tali eventi di oltre il 30%" Lo studio è stato condotto su 20 pazienti adulti a rischio cardiovascolare moderato che, nonostante fossero già in trattamento con fitosteroli utilizzati in monoterapia, presentavano valori di colesterolemia ancora elevati e ha dimostrato la validità dall'azione sinergica dei vari componenti. Volpe ha spiegato ancora "La loro associazione, infatti, ha comportato una significativa riduzione sia del colesterolo totale (che ha raggiunto i 219 mg/dL) sia del colesterolo LDL (che ha raggiunto i 152 mg/dL), valori considerati desiderabili nei pazienti a rischio moderato" E' quindi possibile concludere che in soggetti selezionati, l'associazione fitosteroli con riso rosso fermentato, policosanoli e tè verde può rappresentare una valida alternativa all'impiego delle statine, permettendo di raggiungere valori di colesterolemia indicati dalle Linee Guida e, conseguentemente, una riduzione del rischio cardiovascolare, ma per ottenere tale beneficio clinico, la terapia deve essere seguita per tutta la vita, per cui negli adulti ipercolesterolemici a rischio cardiovascolare moderato, è preferibile, come suggeriscono le Linee Guida Nazionali un trattamento non farmacologico.
Redazione (07/01/2009)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
fitosteroli,
policosanoli,
colesterolo
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