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A rischio di chiusura l'Ebri, l'istituto voluto da Montalcini

European Brain Research Institute, di Montalcini


I primi problemi segnalati nell'Ottobre 2008

Sotto sfratto esecutivo, rischia di chiudere l'Ebri, l'Istituto di ricerca sul cervello, voluto dal premio Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini, e nato a Roma nell'aprile del 2005. "Lo sfratto", commenta la centenaria fondatrice, "mette in forse tutto ciò che ho fatto, i risultati scientifici ottenuti e l'impegno del capitale umano eccezionale che lavora in Istituto". La sorte della cinquantina tra scienziati e ricercatori dell'European brain research institute è appesa al pronunciamento del giudice, domani mattina. Ma con la chiusura delle utenze, l'attività di ricerca sugli enigmi del cervello aveva già subito una battuta di arresto.

L'ingiunzione di sfratto è stata comunicata il 22 luglio scorso, con la richiesta del rilascio dei locali entro il 30 settembre. Il ricorso è già partito [ed è notizia di oggi che.. ] Il giudice del tribunale civile di Roma ha bloccato fino al 23 settembre lo sfratto alla fondazione Ebri, il centro ricerca del premio Nobel Rita Levi Montalcini. In particolare il giudice ha fermato il distacco dei servizi che la fondazione Santa Lucia aveva iniziato ad attuare dopo la richiesta di rientrare in possesso dei locali a suo tempo concessi in comodato alla fondazione della professoressa Montalcini.
Questo mentre La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e il Rettore dell'Universita' di Torino, Ezio Pelizzetti, manifestano la loro disponibilita' ad ospitare la Fondazione Ebri presieduta dal Premio Nobel.
In realtà..
la soluzione per risolvere i problemi dell´Ebri, la fondazione privata di Rita Levi Montalcini è un trasloco nella sede del Cnr a Montelibretti. Campus all´avanguardia, dove già lavorano 400 scienziati. «L´accordo è già firmato - spiega l´assessore regionale alla Ricerca della Regione, Claudio Mancini. Per ottenere il trasferimento dell´Ebri manca solo l´approvazione al progetto del Consiglio del Cnr». E pronti, in assessorato, ci sono pure 15 milioni di euro da destinare ai vari laboratori, tra questi quelli dell´Ebri.

L'agonia dell'Ebri era cominciata il 2 ottobre 2008 con una lettera della fondazione Santa Lucia che ospita nei sui immobili l'Istituto della Montalcini: "Per la nostra fondazione senza scopi di lucro è indispensabile ricercare una sostanziale parità tra entrate e uscite. Ma questo equilibrio è compromesso dal corrente sistema di ripartizione delle spese di gestione da noi anticipate e restituite dall'Ebri nella misura del 24%, con notevoli ritardi, più volte segnalati".
In giugno ai giovani ricercatori dell'Ebri non erano stati corrisposti gli stipendi. Nel mese successivo era stato sospeso l'uso dei telefoni. Gli inadeguati finanziamenti pubblici non sono bastati a coprire i costi delle ricerche né quelle di gestione. E che l'Ebri navigasse in cattive acque lo aveva fatto intuire, nei mesi scorsi, anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: stringendo la mano alla centenaria promotrice dell'Ebri le aveva rivolto l'augurio di una grande possibilità di sopravvivenza per le sue iniziative di ricerca.

"Nel settembre 2001, in un workshop a Cernobbio", racconta Rita Levi Montalcini, "feci la proposta di far nascere un Istituto sull'organo che presiede pensiero e azione, per fornire l'opportunità a tanti scienziati italiani di rientrare nel loro Paese dal quale erano dovuti emigrare per la scarsità dei centri di ricerca". Lo ricorda ripensando al suo "confino" nella stanza da letto dove aveva impiantato un vero e proprio laboratorio per continuare le ricerche "insieme con Giuseppe Levi, dopo la promulgazione delle leggi razziali" e prima di recarsi in America, a guerra finita, nel 1947, invitata dal chairman del dipartimento di Zoologia della Washington University, Vicktor Hamburger.
Il "Polo delle Neuroscienze" è stato per Montalcini "il sogno di una vita". E per l'esplorazione del cervello, l'Ebri partì insieme con il Cnr e il Santa Lucia. In tutto, 255 tra medici, biologi, biochimici, neurobiologi, fisici, matematici, immunologi, genetisti, informatici, cognitivisti, e 44 laboratori su uno superficie di 25 mila metri quadrati, nella coda metropolitana della capitale, tra l'Ardeatina e la Laurentina, per studiare il funzionamento dell'organo più complesso e misterioso anche in presenza di patologie come l'Alzheimer, il Parkinson, l'ictus, la sclerosi laterale amiotrofica.



Redazione MolecularLab.it (13/09/2009)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Ebri, Montalcini
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