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Dipendenti dal fumo a causa di alcuni geni

Fumatore


Un gruppo di ricerca ha idedntificato alcuni variazioni genetiche legate alla dipendenza da sigaretta

I ricercatori del Tabacco and Genetics Consortium (Tag) hanno pubblicato su Nature Genetics nuovi marcatori associati all'abitudine al fumo.
Il consorzio, nato per studiare l'influenza della genetica sul comportamento dell'uso del tabacco, è costituito da 19 gruppi internazionali. Per l'Italia è presente il gruppo Aterosclerosi, Trombosi e Biologia vascolare (Atvb) diretto da Diego Ardissimo, il quale spiega:
"Lo studio ha confrontato il Dna di soggetti fumatori e non fumatori per identificare le varianti genetiche che influenzano l'attitudine al fumo. In questo modo è stato possibile individuare sul cromosoma 11 la variante genetica associata alla decisione di iniziare a fumare, sul cromosoma 9 quella legata alla decisione di smettere e sui cromosomi 15,10 e 9 quella che si correla al numero di sigarette fumate ogni giorno"
Nel team di ricerca del Tabacco and Genetics Consortium, insieme al prof.
Ardissimo, vi è anche Pier Manuccio Manucci, direttore del Dipartimento di Medicina della Fondazione Policlinico di Milano, che aggiunge: "Naturalmente questi studi genetici possono anche aiutare a individuare chi è più a rischio di dipendenza dalla nicotina e quindi la maggior difficoltà a smettere di fumare. Non devono, però, né condizionare né focalizzare, soltanto su alcuni individui più a rischio, la promozione dall'astinenza o la sospensione del fumo, che deve essere perseguita energicamente in tutti, indipendentemente dalla loro genetica".
"Al momento non si sa – precisa Ardissino – quale sia la funzione di queste varianti e come si estrinsechi la loro influenza sull'attitudine al fumo. L'unico dato noto è che le varianti genetiche sul cromosoma 15 sono localizzate in una regione che contiene i geni dei recettori della nicotina, associati alla dipendenza da questa sostanza, e al cancro al polmone".
"Sapere di essere geneticamente predisposti al fumo – conclude Ardissino - non dovrà essere un mezzo di de-responsabilizzazione dei fumatori, ma piuttosto è un'informazione da utilizzare per eliminare influenze ambientali che favoriscono l'abitudine, per implementare programmi di prevenzione e per studiare terapie individualizzate". Ogni giorno, in tutto il mondo, si fumano più di 15 miliardi di sigarette e i fumatori sarebbero, secondo le stime 1,2 miliardi.

Redazione MolecularLab.it (28/04/2010)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: fumo, sigaretta
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