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Una polipillola contro le malattie cardiovascolari

Pillole


In Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito sono stati reclutati volontari per partecipare a un esperimento biennale su una "polipillola" progettata per prevenire l'infarto e l'ictus. Gli

In Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito sono stati reclutati volontari per partecipare a un esperimento biennale su una "polipillola" progettata per prevenire l'infarto e l'ictus. Gli esperimenti sono in parte finanziati dal progetto UMPIRE ("Use of a multidrug pill in reducing cardiovascular events"), che ha ricevuto 3 milioni di euro nell'ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° PQ).

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in tutto il mondo. I partner del progetto UMPIRE si stanno concentrando sulle persone a rischio di malattie cardiovascolari o che hanno già avuto un infarto o un ictus, sperando di stabilire se questi pazienti preferiscono prendere un'unica pillola per prevenire i problemi cardiovascolari o mantenere le loro abitudini di prendere diverse pillole.

La nuova "polipillola" a basso costo (conosciuta anche come la "pillola rossa per il cuore"), da prendere una volta al giorno, è stata sviluppata originariamente in India e contiene una dose minima di aspirina, una statina (un farmaco usato per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue) e due farmaci che abbassano la pressione arteriosa. Questi farmaci vengono attualmente prescritti separatamente, anche se presi insieme possono dimezzare il rischio di subire un infarto o un ictus. Questi benefici però non si possono raggiungere se i pazienti prendono la medicina per un breve periodo di tempo.
Al momento, molte persone non riescono a continuare l'assunzione delle pillole a lungo termine.

"L'idea della polipillola è molto semplice: rende più facile l'assunzione delle medicine perchè tutto il necessario è contenuto in una sola polipillola da predere tutti i giorni invece di tante diverse pillole che magari devono essere prese in orari diversi," ha spiegato il professor Simon Thom dell'Istituto nazionale per il cuore e i polmoni dell'Imperial College di Londra nel Regno Unito.

I ricercatori dell'UMPIRE cercheranno inoltre di scoprire se la strategia della pillola singola riduce realmente la pressione arteriosa e abbassa il colesterolo e se diminuisce le probabilità che i pazienti abbiano altri attacchi cardiovascolari. I risultati degli esperimenti europei saranno messi insieme a esperimenti paralleli condotti in Australia e Nuova Zelanda e a altri esperimenti in attesa di approvazione in Brasile, Canada, Cina, India e Sud Africa. I dati finali rappresenteranno 7000 pazienti in 10 paesi.

"È probabile che associare i farmaci in una polipillola possa permettere alle persone nei paesi a basso reddito di avere facilmente accesso a questa economica medicina preventiva," ha dichiarato il professor Thom.

Il bassissimo costo della pillola rossa per il cuore la rende un candidato ideale per pazienti a rischio che vivono in paesi dove le persone hanno accesso limitato alle cure mediche o che non hanno i mezzi per pagarle. Se gli esperimenti riescono, i partner del progetto hanno in programma di trovare modi per mettere la polipillola a disposizione delle persone a basso reddito nei paesi in via di sviluppo. I ricercatori credono che la polipillola potrebbe rappresentare un approccio efficace in termini di costi per migliorare la qualità della vita di milioni di persone in tutto il mondo.

"Le polipillole sono usate con successo per trattare altre malattie come la tubercolosi e l'HIV (virus dell'immunodeficenza umana), ma non sappiamo ancora se possano essere efficaci per i problemi cardiovascolari," ha detto il professor Thom. "Gli esperimenti UMPIRE mirano a testare se la polipillola aiuta le persone che prendono farmaci cardiovascolari a lungo termine e se ci sono problemi con questo approccio."

Si stanno reclutando circa 2000 volontari attraverso cliniche dell'Imperial College Healthcare NHS (National Health Service) Trust; il Royal College of Surgeons in Irlanda; Unversity Medical Centre di Utrecht, Paesi Bassi; il George Institute, India; il Centre for Chronic Disease Control a Nuova Deli, la Public Health Foundation of India; il George Institute for International Health, Sydney, Australia; e i Dr Reddy's Laboratories, India.

Fonte: Cordis (20/05/2010)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: UMPIRE, polipillola
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