Discussione nell'Aula della Camera sul biotestamento
I punti e le posizioni politiche di questa legge sul testamento biologico di fine vita
Alimentazione e idratazione obbligatorie per il paziente e centralità del medico, che non è vincolato a seguire le dichiarazioni anticipate di trattamento (dat). Sono questi i punti principali della proposta di legge sul testamento biologico approdata oggi nell'aula di Montecitorio, dopo quasi due anni dal primo via libera del Senato e una settantina di sedute in commissione Affari Sociali alla Camera. L'iter parlamentare del ddl era partito il 9 febbraio 2009, dopo la morte di Eluana Englaro in seguito all'interruzione di idratazione e nutrizione assistita. Il testo all'esame della Camera verrà votato ad aprile e poi tornerà nuovamente a Palazzo Madama per il via libera definitivo. "In nessun modo si può o si deve avallare un diritto alla morte", ha sottolineato il relatore Domenico Di Virgilio (Pdl), che invitando tutti ad una riflessione non condizionata dalle ideologie, ha chiesto: "Se vogliamo il bene del paziente, dobbiamo approvarla in modo incondizionato e trasversale". "Fermiamoci, fermatevi: non approviamo un testo anticostituzionale e di difficile applicazione. Costruiamo un nuovo testo, facciamolo per il bene delle persone e del Paese", è stato l'invito di Livia Turco, esponente del Pd ed ex ministro della Salute, che auspica una legge condivisa, ispirata al "sentimento della pietas", e "ascolti la volontà del paziente". Per il relatore di minoranza, Antonio Palagiano (Idv), "siamo davanti ad un testo che limita la nostra libertà.
La maggioranza sta avendo un delirio di onnipotenza" e il suo collega di partito Pierfelice Zazzera ha letto il biotestamento in aula lasciando come fiduciario il Parlamento. La deputata dell'Udc Paola Binetti ha parlato di legge "realista, che dice no all'eutanasia in tutte le sue forme". L'Api di Rutelli, attraverso Marco Calgaro, ha chiesto invece un "confronto costruttivo" in modo da "approvare emendamenti tali da rendere il testo condiviso almeno da coloro che si riconoscono dell'impostazione di fondo di questo provvedimento". E i Radicali, che oggi hanno organizzato un sit-in davanti a Montecitorio, hanno depositato un questione pregiudiziale di costituzionalità sul provvedimento. Ma il deputato del Pdl e presidente dei Cristiano Riformisti, Antonio Mazzocchi, ha precisato: "Il valore della vita e la salvaguardia della libertà e della dignità della persona umana non possono più essere lasciati ad una decisione dei giudici. Dobbiamo impedire, attraverso una legge, che una giurisprudenza creativa di alcuni magistrati si sostituisca alla legge. Se non viene approvata la legge sul fine vita, il tribunale continuerà ad essere la sede per decidere sui diritti fondamentali quale quello della vita, della salute e della dignità umana". La discussione generale sulla pdl, i cui tempi sono contingentati, durerà 14 ore. Il dibattito continuerà mercoledì sera, ma la votazione si svolgerà ad aprile. I punti principali sono tre. Per quello che riguarda l'alimentazione e l'idratazione, il testo prevede che non possano mai essere sospese, perchè considerate "sostegno vitale" e non "terapie", tranne quando "non più efficaci o non adeguati alle condizioni di vita del paziente" (eccezione introdotta alla Camera). Le "dat" sono dichiarazioni anticipate di trattamento del paziente in previsione di una futura perdita della capacita' di intendere e volere. Prevedono la nomina di un fiduciario, non sono obbligatorie, durano 5 anni e non sono vincolanti. Il medico non è obbligato a seguirle, ma le valuta "in scienza e coscienza". In caso di controversia col fiduciario il medico si avvarrà del giudizio di un collegio medico, anche questo non vincolante.
Fonte: (15/03/2011)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
biotestamento,
morte,
eutanasia
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