Nuove possibilità per il trattamento del mesotelioma
Gli scienziati hanno testato nuove molecole che inibiscono la chinasi SRC inducendo in maniera efficace la morte cellulare, mediante apoptosi, solo su linee con mesotelioma
I ricercatori del laboratorio di Antonio Giordano, MD, Ph.D., fondatore e direttore dell'Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e Medicina Molecolare, hanno identificato nuovi potenziali agenti anti-tumorali che potrebbero essere efficaci nel trattamento del mesotelioma, uno dei tumori più letali, causato dalla esposizione all'amianto. Gli scienziati hanno testato nuove molecole del tipo pirazolo[3,4-d] pirimidina che inibiscono la chinasi SRC, un consolidato bersaglio molecolare nella terapia del cancro. I ricercatori hanno dimostrato che questi inibitori di SRC inducono in maniera efficace la morte cellulare, mediante apoptosi, specificamente in linee cellulari di mesotelioma mentre non mostrano effetti tossici su linee cellulari di mesotelio normale, sostenendo così un possibile uso di questi agenti per un trattamento sicuro del mesotelioma. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Oncogene del Nature Publishing Group. I ricercatori hanno anche scoperto che gli inibitori di SRC inducono un aumento della stabilità nucleare dell'inibitore delle chinasi ciclina-dipendente p27.
Questo è "particolarmente interessante se si considera che la perdita di espressione di p27 nucleare è un noto fattore prognostico negativo nel mesotelioma e la localizzazione nucleare di p27 è di fondamentale importanza per la sua funzione di oncosoppressore", ha detto il primo autore dello studio, la Dott.ssa Paola Indovina dell'Università degli Studi di Siena e assistant Professor presso l'Istituto Sbarro. "Pensiamo che questi dati rappresentino un contributo tempestivo e suggeriscano che lo status di p27 dovrebbe essere attentamente analizzato nel valutare l'uso di inibitori della chinasi SRC negli studi clinici per i pazienti affetti da mesotelioma", ha detto il responsabile dello studio la Dott.ssa Francesca Pentimalli, dell'Istituto Nazionale dei Tumori "Fondazione Pascale" - CROM-Cancer Research Center di Mercogliano e assistant Professor presso l'Istituto Sbarro. "I risultati confermano SRC come bersaglio terapeutico fondamentale nel mesotelioma e rivelano un nuovo meccanismo, dipendente dalla stabilizzazione nucleare di p27, mediante il quale l'inibizione di SRC può indurre apoptosi nelle linee cellulari di mesotelioma, fornendo un nuovo razionale per l'uso degli inibitori di SRC nella terapia di questa neoplasia" dice il Prof. Antonio Giordano. Questo dimostra anche che in questo contesto, p27 è necessario per indurre l'apoptosi nelle linee cellulari di mesotelioma e, anche se questo meccanismo deve essere ancora definito con precisione, identifica un ruolo attivo di p27 nel mediare l'apoptosi". Lo studio è stato svolto in collaborazione con il Prof. Maurizio Botta, ordinario di Chimica Farmaceutica e Preside della Facoltà di Farmacia, Università di Siena ed anche Professore aggiunto presso l'Istituto Sbarro, che ha sviluppato questi inibitori di SRC insieme alla Prof.ssa Silvia Schenone dell'Università di Genova, Italia.
Pierpaolo Basso
Redazione (29/07/2011)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag:
p27,
SRC,
pirazolo,
primidina,
mesotelioma,
apoptosi
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