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Le notizie della settimana - 28 Novembre 2011

La posta di MolecularLab


Il testo della newsletter con le notizie più importanti e visitate degli ultimi giorni

Ultimi tre giorni per partecipare al Calendario dei Ricercatori, l'iniziativa organizzata da MolecularLab.it che vuole mettere in mostra la passione per la scienza. Fino all'ultimo giorno di Dicembre potrete caricare sul sito le vostre foto di esperimenti di laboratorio come microscopie, elettroforesi, docking molecolari o visualizzazioni 3D di proteine. Guardate l'ampia galleria di quest'anno per prendere spunto e votate con Facebook o Google+ le vostre foto preferite: quella con più voti riceverà il "Premio del pubblico".
http://www.molecularlab.it/calendario2012/galleria.asp
Attraverso un sondaggio presente su MolecularLab.it verranno selezionate le foto presenti sul Calendario ed un altro premio spetterà alla foto con maggior preferenze.

Dunque cosa aspettate: partecipate anche voi al Calendario dei Ricercatori!
http://www.molecularlab.it/calendario2012/partecipa.asp

Oh My God! Science! - Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle*
23/11/2011 - Ho un amico artista che alle volte dice cose con le quali non sono molto d'accordo. Magari raccoglie un fiore e dice: "Guarda com'è bello", e sono d'accordo; ma poi aggiunge: "Io riesco a vedere che è bello proprio per ...

Il processo di riparazione del DNA e la sfida al cancro
21/11/2011 - Ricercatori che studiano il cancro hanno determinato come la ricombinazione, un fondamentale processo di riparazione del DNA (acido deossiribonucleico) attraverso il quale il materiale genetico viene scomposto e unito ad altro materiale genetico, ha la capacità di autocorreggersi e di permettere al DNA di ripartire da zero. Pubblicati sulla rivista Nature, i risultati dello studio potrebbero contribuire a migliorare le nostre conoscenze sulla biologia del cancro di base e portare a cure per il cancro migliori e più efficaci. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto GENINTEG ("Controlling gene integration: a requisite for genome analysis and gene therapy") che ha ricevuto un contributo di 1,85 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° PQ) dell'UE.
Scienziati provenienti da Francia, Svizzera e Stati Uniti hanno mostrato come l'abilità di invertirsi rende la ricombinazione un processo efficace. Il co-autore, professor Wolf-Dietrich Heyer, uno dei primari di Oncologia molecolare presso l'Università della California, Davis negli Stati Uniti, sottolinea che questo processo "permette alle cellule del cancro di gestire i danni al DNA in modi diversi. I trattamenti di riparazione tramite chemioterapia funzionano creando un danno nel DNA".
Se paragoniamo questa capacità di auto-correzione alla guida in una città moderna dove è facile correggere una svolta sbagliata, il professor Heyer si chiede: "Quanto più difficile sarebbe ritracciare il percorso se invece ci si trovasse in una città medievale italiana con strade a senso unico?"
Usando i lieviti come sistema modello per far luce su come funziona la riparazione del DNA, i ricercatori hanno in programma di confermare le loro scoperte anche su soggetti umani. "Sia nei lieviti che negli esseri umani, i percorsi per la riparazione del DNA sono gli stessi," dice il professor Heyer.
La microscopia elettronica ha aiutato il team a osservare le proteine di riparazione in azione sui filamenti di DNA. Secondo i ricercatori, un filamento presinaptico chiamato Rad51 si è materializzato, regolando l'equilibrio tra un enzima (Rad55-Rad57) che favorisce la riparazione per ricombinazione e un altro (Srs2) che impedisce la riparazione per ricombinazione. Controllare l'equilibrio tra i due enzimi permette al Rad51 di iniziare la riparazione genetica - o l'inversione a U - come necessario.
"È un braccio di ferro che ha importanti implicazioni per la cellula," dice il professor Heyer, "perché se si verifica la ricombinazione al momento sbagliato nel posto sbagliato, la cellula potrebbe morirne."
Poiché il sistema di riparazione ha la capacità di fermare i tentativi di riparazione che sono destinati a fallire, la cellula ha un'altra possibilità. La sopravvivenza cellulare migliora nonostante il danno al suo DNA. Questo è un enorme vantaggio per la ricerca sulla cura del cancro.
"Ci sono tanti indizi nella letteratura scientifica che suggeriscono che la riparazione del DNA contribuisce alla resistenza alle cure che si basano sulla creazione di un danno del DNA come le radiazioni o alcuni tipi di chemioterapia," dice il professor Heyer. "L'abilità delle cellule di cancro di sopportare il danno al DNA ha conseguenze dirette sul risultato della cura e capire i meccanismi fondamentali dei sistemi di riparazione del DNA permetterà di trovare nuovi metodi per superare la resistenza alle cure."
Il prossimo passo per il team sarà studiare il sistema enzimatico negli esseri umani e determinare se valgono gli stessi principi.
"Se possiamo confermare che questi tipi di meccanismi esistono nelle cellule umane, allora avremo un metodo per rendere le cellule del cancro più sensibili ai trattamenti che provocano un danno al DNA," dice.
Articolo:
Liu, J. et al. (2011) "Rad51 paralogues Rad55-Rad57 balance the antirecombinase Srs2 in Rad51 filament formation". Nature. DOI: 10.1038/nature10522.
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Il lievito per capire le differenze genomiche tra noi
25/11/2011 -
Attraverso l'analisi delle sequenze del genoma e utilizzando il lievito come modello, un team di ricercatori spagnoli ha fatto previsioni su come gli individui differiscono l'uno dall'altro. Il loro studio ha ricevuto una sovvenzione Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca (CER) del valore di 1,1 milioni di euro nell'ambito del Settimo programma quadro dell'UE (7° PQ).
Scrivendo nella rivista Nature Genetics, i ricercatori sottolineano che le loro scoperte hanno implicazioni importanti per il futuro della medicina personalizzata. Se gli scienziati riescono a capire meglio quali sono i geni importanti per un particolare processo, allora sarà più facile fare previsioni accurate sulle caratteristiche biologiche di un determinato individuo.
Tutti possediamo oltre 20.000 geni e in ciascuno di noi molte migliaia di questi geni sono portatori di mutazioni. Gli scienziati non sanno ancora che cosa succede quando la maggior parte dei geni umani sono alterati, il che significa che non possono ancora fare previsioni circa la salute umana basandosi sul sequenziamento del genoma. In pratica, ciò significa che per la maggior parte delle malattie umane comuni rimane ancora sconosciuto quali siano i geni importanti. Di conseguenza, uno scienziato non può stabilire se una persona svilupperà o meno una patologia basandosi sul sequenziamento del suo DNA.
Per affrontare questo problema di petto e valutare se è possibile fare previsioni utili sulla biologia degli individui, i ricercatori spagnoli hanno condotto dei test sul lievito, una specie comunemente studiata come "organismo modello" da parte dei ricercatori di tutto il mondo.
"Il punto chiave è che in un organismo modello possiamo verificare l'esattezza delle nostre previsioni. Riusciamo ad avere un'idea migliore dei geni che sono importanti per ogni processo e così siamo in grado di verificare se possiamo fare previsioni utili sulla biologia degli individui, ad esempio se sono sensibili a un determinato farmaco", dice Ben Lehner del Centro di regolazione genomica (CRG) di Barcellona, in Spagna. "Possiamo fare previsioni nel lievito e poi utilizzare un gran numero di esperimenti veloci ed economici per verificare se le previsioni sono esatte. Questo è molto importante: di essere in grado di verificare sperimentalmente il reale grado di affidabilità dei metodi di previsione".
Il team ha valutato previsioni circa i fenotipi di 19 varietà di lievito. La prima sfida affrontata dai ricercatori spagnoli è stata quella di determinare quali dei circa 3.000 geni mutati in ogni organismo vengono in realtà alterati. Hanno quindi dovuto prevedere se ciascun individuo presentava potenziali anomalie per un particolare fenotipo, come la crescita in condizioni ambientali differenti.
I risultati dello studio mostrano che sono necessarie almeno due condizioni per poter effettuare tali previsioni: una buona conoscenza di quali geni sono importanti per un fenotipo ed esperimenti effettuati su individui in condizioni controllate per valutare quanto siano accurate le previsioni. Dato che questo rimane difficile negli esseri umani, a causa delle molte variabili coinvolte e per il fatto che la maggior parte dei geni che influenzano fenotipi e malattie particolari rimangono non identificati, il team sottolinea l'importanza di effettuare ulteriori studi su organismi modello semplici come il lievito.
"La cosa più importante è di avere una conoscenza approfondita dei geni che sono importanti per un particolare fenotipo. Non è possibile fare previsioni accurate se si conosce solo un sottoinsieme dei geni che sono importanti", dice un altro autore dello studio, Rob Jelier, anch'egli del CRG. "Tuttavia, abbiamo scoperto che, quando abbiamo una buona comprensione della funzione genica, possono essere effettuate previsioni molto accurate utilizzando un modello genetico sorprendentemente semplice. Ciò offre qualche speranza per il futuro della medicina personalizzata e predittiva nell'uomo".
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Nuova classe di antidolorifici
24/11/2011 - E' stato pubblicato oggi, sulla prestigiosa rivista Nature Neuroscience, "A catalytically silent FAAH-1 variant drives anandamide transport in neurons": studio coordinato dal prof. Daniele Piomelli, Direttore del Dipartimento D3 (Drug Discovery and Development) dell'Istituto Italiano di Tecnologia e frutto della collaborazione internazionale ...
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I meccanismi della sindrome di Lowe
23/11/2011 - Chiarito uno dei meccanismi che danneggia i reni nella sindrome di Lowe, rara malattia genetica che colpisce anche occhi e cervello: a descriverlo sulle pagine della rivista Embo Journal* è il team guidato da Antonella De Matteis dell'Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli.
Questa rara sindrome è dovuta ad alterazioni ...
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Alleviare i sintomi d'astinenza da droghe oppiacee
24/11/2011 - L'Università di Bordeaux in Francia é autore di un'importante scoperta pubblicata su Molecular Psychiatry, tra le maggiori riviste internazionali dedicate agli studi sui meccanismi biologici alla base delle patologie psichiatriche e alla loro cura. Lo studio, a cui ha partecipato il dott. Francesco Papaleo del Dipartimento di Neuroscienze ...
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I batteri aiutano i bambini a essere più protetti dalle allergie
25/11/2011 - Un team di ricercatori danesi e cinesi ha scoperto che i bambini sono meno a rischio di sviluppare malattie allergiche in età più avanzata quando vengono a contatto con vari batteri durante le primissime fasi della vita. Presentati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, i risultati suggeriscono che nuovi fattori stanno influenzando ...
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Il ruolo dei fattori genetici nella depressione

No alla fecondazione assistita per le coppie affette da patologie genetiche

Il meccanismo di rilevamento dell'ossigeno delle piante

L'evoluzione dei legumi



Redazione MolecularLab.it (28/11/2011)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: newsletter, molecularlab
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