Italiani favorevoli al testamento biologico
Un sondaggio dell'Eurispes indica le preferenze in tema etico degli italiani: il 66% a favore del biotestamento, il 58% sulla pillola Ru486 e il 50% sull'eutanasia
Italiani favorevoli al biotestamento, contrari al suicidio assistito, divisi sull'eutanasia e in generale pro pillola abortiva. Questi i risultati sul fronte bioetico del Rapporto Italia 2012 dell'Eurispes, da cui emerge tuttavia un calo dell'attenzione - e quindi dei si - al testamento biologico, complice il 'raffreddamento' del battage mediatico sul tema. Se infatti l'introduzione del biotestamento resta "una possibilità largamente condivisa" dai connazionali, con un 65,8% di favorevoli e un 30,9% di contrari, nell'ultima rilevazione dell'istituto di ricerca i 'si' sono in calo e in parallelo aumentano i 'no'. Se dal 2007 al 2010 gli italiani favorevoli al testamento biologico hanno fatto registrare un aumento, dal 74,7% all'81,4% - picco massimo rilevato nell'anno successivo al caso Englaro - già nel 2011 c'era stata una flessione (77,2%) e quest'anno il trend si conferma portando appunto i favorevoli a meno di 7 su 10. "Ciò potrebbe essere dovuto - spiega l'Eurispes che ha presentato oggi il Rapporto - all'attenuazione degli effetti sull'opinione pubblica prodotti da alcuni casi di grande rilevanza mediatica negli anni passati.
Allo stesso tempo, negli anni è diminuito il numero di quanti si sono astenuti dall'esprimere un giudizio". Quanto al suicidio assistito - pratica su cui si sono accesi i riflettori nei mesi scorsi, dopo la decisione del giornalista e uomo politico Lucio Magri di rivolgersi a una clinica svizzera - il 71,6% degli italiani è contrario, contro un 25,3% di favorevoli. Il Paese si spacca invece a metà sulla voce eutanasia, con un 50,1% di favorevoli e un 46,6% di contrari. Infine, la pillola abortiva: il 58% degli italiani è favorevole all'utilizzo della Ru486, autorizzata dopo accese polemiche anche nella Penisola, mente il 39,3% si dice non favorevole.
La risoluzione del Consiglio d'Europa
Si al testamento biologico, ma un fermo no all'eutanasia e al suicidio assistito. Questo il concetto chiave contenuto nella risoluzione votata dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa in cui si chiede ai governi dei 47 Stati membri di emanare leggi che permettano ai loro cittadini di esprimere la propria volontà sui trattamenti e le cure che desiderano ricevere in caso che nel momento in cui i medici debbano prendere una decisione non siano più in grado di indicare cosa desiderano. Nel documento arrivato in aula mancava qualsiasi riferimento all'eutanasia o al suicidio assistito, ma un certo numero di europarlamentari hanno insistito per avere una sorta di clausola che specificasse che la risoluzione non trattava queste due questioni e che "l'eutanasia, intesa come l'uccisione volontaria o per omissione di un essere umano dipendente per il suo supposto beneficio dovrebbe essere sempre proibita". Nella risoluzione viene anche chiesto agli Stati che non lo hanno ancora fatto, come l'Italia, di ratificare e attuare in ogni sua parte la Convenzione sui diritti dell'uomo e sulla biomedicina, conosciuta anche come Convenzione di Oviedo. L'Assemblea stila una lista di principi e di misure concrete che gli Stati devono seguire nel regolamentare il testamento biologico, come quella di evitare moduli complicati o oneri troppo alti in modo da assicurare che tutti possano accedere al testamento biologico.
Fonte: (27/01/2012)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
testamento biologico,
Ru486,
eutanasia,
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