Scuola e ricerca, Moratti presenta il piano a Wall Street
Tra le sacre mura della finanza di Wall Street il ministro per l’Istruzione, Letizia Moratti, ha disegnato ieri un’Italia in cui sistema scolastico e di ricerca e tessuto produttivo saranno sempre più
Tra le sacre mura della finanza di Wall Street il ministro per l’Istruzione, Letizia Moratti, ha disegnato ieri un’Italia in cui sistema scolastico e di ricerca e tessuto produttivo saranno sempre più integrati. E ha cercato così di convincere gli investitori internazionali presenti in platea a interessarsi all’Italia. Sempre di più. «Il sistema del distretto industriale italiano che è stato frequentemente citato come un modello per altri Paesi - ha osservato il ministro - può essere migliorato e sviluppato in un’area più competitiva, quella dell’industria hi-tech. Questo permetterà di migliorare i processi di produzione e creare nuovi prodotti altamente innovativi».
Il ministro Moratti ha citato due recenti iniziative del governo Berlusconi. La prima è «la creazione di laboratori congiunti tra università e poli di ricerca pubblica e industria» soprattutto in aree specifiche come quelle dei nuovi materiali, delle nanotecnologie e delle biotecnologie.
La seconda, «la creazione di distretti tecnologici in aree geografiche italiane scelte con attenzione».
I distretti sono già stati individuati e sono sei: Torino (per quanto concerne il settore delle tecnologie wireless, cioè dei collegamenti senza fili), Milano (biotecnologie), Padova (nanotecnologie), Napoli (nuovi materiali e polimeri) Catania (microelettronica) e Modena (sistemi di produzione avanzata).
Nell'area torinese, la partecipazione delle imprese vede schierati - tra gli altri - nomi come Telecom, Fiat e Pininfarina; in quella milanese, Pfizer, Novuspharma, Bracco; in quella modenese, Ferrari, Lamborghini, Datalogic; in quella napoletana, Finmeccanica e in quella catanese, StMicroelectronics.
Alla platea di Wall Street, il ministro Moratti ha poi evidenziato come il processo di integrazione tra ricerca e sviluppo e industria vedrà la partecipazione - a livello finanziario - della banca Europea per gli investimenti, la quale sosterrà il piano «in base a un delicato programma di prestiti pari a 12-15 miliardi di dollari nei prossimi tre anni». Il progetto, inoltre, vedrà un capitale base di 165 milioni di euro - destinato ad attivare un ammontare di oltre 1 miliardo di euro - messo a disposizione da investitori privati, ministero per l'Istruzione, Regioni ed enti locali.
Fonte: (06/04/2004)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
Tag:
moratti,
scuola
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