«Geni del golfo», l’era del Dna e i ricercatori del Mezzogiorno
Cinquantanni fa James Watson e Francis Crick chiarivano la natura del Dna con un articolo apparso su Nature: era laprile del 1953 e tutto il mondo seppe che le istruzioni per vivere e per riprodur
Cinquant'anni fa James Watson e Francis Crick chiarivano la natura del Dna con un articolo apparso su "Nature": era l'aprile del 1953 e tutto il mondo seppe che le istruzioni per vivere e per riprodursi sono scritte in un alfabeto di sole quattro lettere (A, G, C e T). Cominciava così, nella primavera del 1953, l'era del Dna, la doppia elica della vita, e cominciava il lungo viaggio dell'uomo alla ricerca della sua identità biologica. Un evento unico, anche perché quella del Dna è stata l'ultima, grande scoperta biologica attribuibile a due soli autori, Watson e Crick appunto.A loro si deve la possibilità di ulteriori, future ricerche e traguardi con cui si è giunti fino ai nostri giorni e che da oggi pomeriggio, alle ore 17, saranno illustrati in un singolare percorso artistico dal titolo "Geni nel Golfo", organizzato a cura del professor Gilberto Corbellini e della dottoressa Anna Pascucci nelle sale dell'ex facoltà di Economia e Commercio, in via Partenope.
"Geni nel Golfo" è la sezione napoletana di una più ampia iniziativa che ha coinvolto molte altre, grandi, città italiane come Roma, Milano e Padova. A Napoli la mostra didattico-documentaria mira non solo a diffondere in modo nuovo e creativo i risultati della ricerca genetica ma anche a rivelare il ruolo fondamentale avuto dalla nostra città e dai gruppi di ricerca napoletani in questo campo.
La mostra sarà divisa per sezioni tematiche comunicanti, costruite ad hoc grazie alle opere scultoree e pittoriche dei genetisti Ferruccio Ritossa, Carla Marchelli e Achille Ghidoni: "La storia del Dna a Napoli", "Organismi modello", "Geni, cromosomi, genomi", "Postgenomica", "Organismi geneticamente modificati", "Origine della vita e evoluzione molecolare", "Didattica e ricerca scientifica". Il percorso, vario e articolato, permetterà anche ai ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di addentrarsi in una tematica complessa e affascinante. La mostra resterà aperta, ad ingresso gratuito, fino al 10 dicembre e tutte le scuole sono invitate a prenotare una visita che sarà possibile solo nei giovedì del mese di novembre.
Fonte: (09/11/2003)
Pubblicato in Appuntamenti
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