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Scoperta una proteina che causa l'ipertensione

Medico controlla pressione arteriosa


Ricercatori dell'Università di Padova hanno scoperto che la proteina p63RhoGEF è un mediatore biochimico che porta all'ipertensione arteriosa

L'Ipertensione Arteriosa è il più frequente disordine cardiovascolare ed è un potentissimo fattore di rischio per malattie cerebrovascolari, cardiopatia ischemica, infarto del miocardio, scompenso cardiaco, insufficienza renale e vasculopatie periferiche. La fisiopatologia ed i meccanismi biochimici e molecolari coinvolti nel determinismo di questa diffusa e complessa patologia solo in parte sono conosciuti.

Recenti studi hanno identificato la proteina p63RhoGEF come uno specifico mediatore per l'attivazione, indotta dall'Angiotensina II, della RhoA/Rho chinasi che porta direttamente all'ipertensione arteriosa ed alle sue sequele come il danno cardiovascolare e renale, ma mancavano conferme nell'uomo.

Un aumento dell'espressione genica di p63RhoGEF, cioè di RNA messaggero, e dei livelli della proteina p63RhoGEF sono stati dimostrati per la prima volta nei pazienti con ipertensione arteriosa da uno studio recentissimo del Dott.
Lorenzo Calò e del suo gruppo di ricerca afferente alla Clinica Medica 4 dell'Azienda Ospedaliera/Università di Padova, storicamente nota per studi di primo piano sull'ipertensione arteriosa. Lo studio è stato pubblicato sul numero di Febbraio 2014 della prestigiosa rivista scientifica internazionale Journal of Hypertension.

Nello studio dei ricercatori padovani coordinato dal Dott. Lorenzo Calò viene anche dimostrato nei pazienti ipertesi una inibizione, indotta da Rho kinasi, della fosfatasi MYPT-1 che porta all'attivazione della proteina miosina responsabile della contrazione della muscolatura liscia vascolare determinando ipertensione arteriosa e danno renale.

I risultati di questo studio confermano il ruolo cruciale di p63RhoGEF e dell'attivazione di Rho chinasi nella trasmissione del messaggio dell'ormone Angiotensina II per la genesi dell'ipertensione arteriosa e del danno renale nell'uomo.

L'importanza di questi risultati sta nell'identificazione di un nuovo potenziale target per la terapia non solo dell'ipertensione arteriosa e delle sue complicanze cardiovascolari e renali ma anche per malattie come il diabete, in cui l'Angiotensina II svolge un ruolo di primo piano.

Approfondimenti: p63RhoGEF

Leggi l'articolo scientifico
Lorenzo Calò, Gian Paolo Rossi, et al. "Increased level of p63RhoGEF and RhoA/Rho kinase activity in hypertensive patients". Journal of Hypertension (2014). doi: 10.1097/HJH.0000000000000075

Redazione MolecularLab.it (20/02/2014)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: p63RhoGEF, angiotensina, ipertensione, pressione
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