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Anche negli uccelli c'è il gene del linguaggio


I geni FoxP2 degli umani e degli uccelli sono identici al 98 per cento

Un team di neurobiologi ha scoperto che nel meccanismo di apprendimento dei canti degli uccelli è presente una versione quasi identica di un gene la cui mutazione produce negli esseri umani un deficit ereditario del linguaggio. Lo studio, pubblicato sul numero del 31 marzo 2004 della rivista "Journal of Neuroscience", è stato condotto da Erich Jarvis del Medical Center della Duke University, da Constance Scharff del Max-Planck-Institut di genetica molecolare e da altri colleghi. La scoperta potrebbe aiutare a comprendere come i geni contribuiscono all'architettura e alle funzioni dei circuiti cerebrali responsabili del canto negli uccelli.
Secondo Jarvis, la ricerca del gene (FoxP2) è cominciata dopo che altri ricercatori avevano scoperto che la sua versione umana era responsabile di un deficit della produzione del linguaggio.
"Negli uomini - spiega lo scienziato - la mutazione provoca una disfunzione molto specifica. I pazienti colpiti presentano una coordinazione motoria del tutto normale, ma non sono in grado di pronunciare correttamente le parole o di metterle insieme in frasi grammaticalmente corrette. Inoltre, hanno problemi a comprendere il linguaggio complesso".
Quando i genetisti hanno confrontato le sequenze di DNA del normale gene umano FoxP2 con primati non umani e altre specie, hanno scoperto che gli esseri umani possiedono una specifica variazione che non esiste in nessun altro mammifero. "Tuttavia, - continua Jarvis - poiché il canto degli uccelli è un comportamento vocale appreso proprio come il linguaggio, abbiamo deciso di guardare se gli uccelli canterini possedevano una versione con la stessa variazione".
Jarvis, Scharff e colleghi hanno confermato che anche gli uccelli possiedono il gene FoxP2. Ma anche se è quasi identico a quello dell'uomo (al 98 per cento), il gene degli uccelli non presenta la variazione specifica caratteristica degli esseri umani. "Pertanto, - conclude Jarvis - questa mutazione specifica dell'uomo non è necessaria per l'apprendimento vocale, almeno negli uccelli. O forse nel gene degli uccelli c'è un'altra variazione che conduce a sua volta all'apprendimento vocale".

Fonte: Le Scienze (08/04/2004)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: uccell , linguaggg%
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