In studio terapia aids con 2 pillole
Forse e possibile tenere a bada il virus dellAids nei bambini facilmente e senza troppi effetti collaterali solo con due pillole al giorno contro le circa dieci delle terapie tradizionali.
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Forse e' possibile tenere a bada il virus dell'Aids nei bambini facilmente e senza troppi effetti collaterali solo con due pillole al giorno contro le circa dieci delle terapie tradizionali.
E' la prospettiva offerta da una terapia semplificata in corso di sperimentazione a Roma presso l'Unita' Operativa di Immunoinfettivologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' che finora ha mostrato di mantenere il controllo virologico e la ricostruzione delle difese immunologiche, inoltre di ridurre gli effetti tossici legati alla terapia tradizionale.
A sei mesi dall'inizio dello studio su un ristretto numero di bambini (circa 20), ha spiegato al 4/o Congresso Nazionale Societa' Italiana Di Infettivologia Pediatrica Guido Castelli Gattinara, responsabile della stessa unita' all'ospedale romano, i risultati preliminari sono positivi e la prospettiva e' di continuare lo studio ancora per uno-due anni, arruolando un maggior numero di piccoli pazienti e, se possibile, trovando modelli di somministrazione ancora migliori.
I bimbi che partecipano allo studio, tutti sieropositivi per trasmissione del virus dalla madre, sono scelti perche' in cura da almeno due anni con terapia tradizionale (farmaci antiretrovirali piu' un inibitore della proteasi) e con buoni valori immunologici e bassissima, o meglio indeterminabile, carica virale.
La 'nuova' terapia consiste nel trattare i bambini con Hiv con una sola classe di farmaci, gli inibitori nucleosidici della transcrittasi inversa (NRT), e senza gli inibitori della proteasi (PI), in modo da facilitare l'aderenza alle cure, mantenendo la stessa efficacia e limitando i danni metabolici cui di solito si incorre con la terapia tradizionale.
Questa infatti, ha osservato Gattinara, se ha permesso di rendere cronica una malattia prima incurabile come l'infezione da Hiv, porta anche con se' numerosi effetti collaterali, primo tra tutti un disordine nella distribuzione del grasso corporeo che si traduce in gravi modifiche somatiche ed aumento di rischio cardiovascolare dovuto all'incremento del colesterolo nel sangue. Per i bambini, che sono costretti ai farmaci a vita, questi effetti si moltiplicano negli anni, quindi e' fondamentale, spiega Gattinara, trovare una modalita' di trattamento che sia altrettanto valida che quelle in uso ma che ridimensioni questi problemi.
Lo studio, ha rilevato Gattinara, ha dato buoni risultati in questo ambito dimostrando che dalla sospensione dell'inibitore di proteasi il livello di colesterolo totale si e' ridotto mediamente da 192 mg/dL a 115 mg/dL, il colesterolo LDL e' sceso da 114 mg/dL a 79 mg/dL, infine i trigliceridi da 91,5 mg/dL a 84,9 mg/dL.
Ma la terapia semplificata non solo ha determinato il miglioramento dei valori metabolici ed il mantenimento di quelli immunologici, ha concluso Gattinara, bensi' ha anche migliorato la qualita' della vita del paziente e quindi l'aderenza stessa alle terapie.
Fonte: (09/04/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
aids
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