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Bioprinting 3D per riparare tessuti e ricostruire organi

Stampante 3D realizza un fegato


La stampa 3D sarà sempre più importante permettendo di riparare, sostituire o rigenerare cellule, tessuti o organi dteriorati nel corso del tempo

Sostituire e riparare ossa del corpo attraverso una stampa 3D. Riparare la cartilagine, fornire innesti muscolo scheletrici e, in un futuro non troppo lontano, riprodurre organi. E' questa la rivoluzione che arriva dal Bioprinting 3D.
Un salto che modifica radicalmente i parametri di cura delle patologie esistenti: dalla Medicina conservativa e cronicizzante alla Medicina rigenerativa e risolutiva, grazie al Bioprinting 3D che oggi rende già possibile la realizzazione di tessuti bioattivi.

Sullo sfondo di un contesto nel quale secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, senza innovazioni nell'approccio terapeutico, i costi dei servizi sanitari lieviteranno del 50% con un aumento di soli 3 anni di vita della popolazione, e nel quale, secondo il Word Economic Forum, ogni giorno, solo in Europa, muoiono 12 persone che sono in lista di attesa per un organo, si comprende la portata fondamentale della Medicina rigenerativa che ha come obiettivo quello di riparare, sostituire, o rigenerare cellule, tessuti o organi al fine di ripristinare alcune funzioni anatomiche, fisiologiche e biochimiche deteriorate nel corso del tempo.

"Il Bioprinting - sottolinea il Dott. Nicola Fazio - rappresenta una delle più promettenti tecniche di Ingegneria Tissutale. Grazie all'impiego di software ed hardware dedicati alla progettazione di schemi e strutture in 2D e 3D (CAD-CAM) abbinati a comuni stampanti a getto d'inchiostro, che utilizzano cartucce intercambiabili caricate con cellule e materiali biocompatibili, la realizzazione di tessuti bioattivi viventi, con precisione di riproduzione anche inferiore al micrometro è diventata realtà. Si tratta di una tecnica veloce, sicura e riproducibile, che al tempo stesso è anche tra le più precise in circolazione".

Ancora una volta quindi la stampa 3D come nuova frontiera in grado di curare e migliorare le condizioni di vita, riducendo al tempo stesso tempi e costi. Si corre, quindi, verso una realtà in cui, grazie alle nuove tecnologie la cura delle patologie, la realizzazione di arti e parti del corpo, di organi e protesi, sarà sempre più "su misura", ad personam, e farà sempre più parte della nostro quotidiano.

Redazione MolecularLab.it (23/05/2014 08:30:13)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: stampa 3D, bioprinting, medicina rigenerativa
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