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Ricerca, Lombardia regina con 500 imprese
In regione un quarto delle aziende italiane. Aumento record della sanità privata
MILANO - In inglese amano definirla R&D . È l’acronimo di Research and Development , Ricerca e Sviluppo. E in Lombardia le imprese che lavorano nella R&D sono un quarto di quelle italiane. L’innovazione e la sperimentazione nella regione godono dunque di ottima salute, secondo i dati presentati ieri in occasione del decennale del Dipartimento di ricerca biotecnologica del San Raffaele: la Camera di Commercio di Milano ha fatto i conti - relativi al terzo trimestre del 2003 - delle imprese attive in ricerca e sanità privata. In regione, le aziende che lavorano nel settore della ricerca e dello sviluppo sono 543, esattamente il 24,6% del totale italiano. La maggior parte sono impegnate nelle scienze naturali e nell’ingegneria (365), seguite da scienze sociali e umanistiche (89). Nel dettaglio, l’11,6% si occupa di chimica, il 4,2% di economia, il 4,1% di biologia.
Tra le province lombarde, è sempre Milano che guida la graduatoria (il 69,4% del totale regionale e il 17,1% di quello nazionale), seguita da Varese (7,6%), Brescia (5,2%) e Bergamo (5%). Negli ultimi tre anni, il settore della ricerca è cresciuto in Lombardia del 2,1%, con un boom di »24 imprese nella sola Milano.
Dopo l’analisi della situazione dell’innovazione, si è fatto il punto sulle realtà attive nella sanità privata. Le aziende lombarde operanti nel settore della salute e dell’assistenza sociale privata sono quasi 3.400, il 17,3% di quelle italiane. In particolare, negli ultimi tre anni sono cresciute del 20,4%: un dato importante, se raffrontato al 18% nazionale. Tra le province con maggiore crescita vanno segnalate Sondrio (»70,8%) e Lodi (»50%). A trainare l’aumento sono soprattutto i servizi di assistenza (»44,1%) e quelli medici (»14,8%).
Più in generale, in regione ci sono 1.040 imprese operanti nel sociale, 927 servizi dentistici, 566 laboratori e servizi paramedici. 90 i servizi veterinari, con un incremento del 2,7%. La maggior parte dei servizi sanitari privati lombardi opera in provincia di Milano (1.665, il 49,2%), a Brescia (348, il 10,3%). Le due città sono seguite da Varese (319, 9,4%) e Bergamo (316, 9,3%).
«Sanità e ricerca sono due settori strettamente legati - ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio - e richiedono investimenti di sistema da parte delle istituzioni e dei privati».
Se ne parlerà il 17 novembre all’ospedale San Raffaele, nel corso di un convegno sull’importanza degli investimenti in biotecnologie.
Fonte: (11/11/2003)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
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