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Notizie di comportamento
Risultati per data: 11-20 su 349
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Staminali modificate dal substrato di cultura
Sperimentato che le proprietà nanoscopiche del materiale su cui le cellule staminali crescono, modifica il loro comportamento
E' possibile manipolare il comportamento delle cellule staminali modificando le proprietà su scala nanometrica del materiale su cui sono coltivate, una tecnica che potrebbe ampliare gli orizzonti della medicina rig... »»
12/06/2014 09:30:09

La biologia sintetica viene in aiuto ai dubbi dell'ingegneria genetica cellulare
Grazie a 'cellule artificiali' viene ampliato la risposta cellulare convertendo certi segnali chimici non riconosciuti in altri che possono fa reagire la cellula
Una nuova tecnica che impiega cellule artificiali potrebbe aprire presto nuove frontiere per la cura delle infezioni batteriche, per esempio le infezioni polmonari di pazienti affetti da fibrosi cistica. A lavorare in qu... »»
09/06/2014 15:46:39

La maturazione dei neuroni dipende dal loro substrato
Le cellule neuronali si differenziano più rapidamente e facilmente in presenza di glucosio quando legato su matrici naturali
I neuroni raggiungono la maturazione e differenziano più facilmente quando le matrici su cui vengono deposti sono "decorate", cioè rivestite sulla superficie esterna, con molecole di glucosio: è la scopert... »»
21/05/2014

Fisica e medicina uniti contro le malattie neurodegenerative
Creato un modello per descrivere e prevedere il comportamento dell'accumulo di proteine come la beta-amiloide ad esempio nel morbo di Alzheimer
Mentre la lotta contro l'Alzheimer e le malattie neurodegenerative prosegue, la medicina trova una possibile, formidabile alleata nella fisica. Nell'articolo "Protein accumulation in the endoplasmic reticulum as ... »»
17/04/2014

Rientrano due cervelli emigrati all'estero
Con un finanziamento di 2 milioni di dollari della Armenise-Harvard Foundation tornano in Italia Andrea Lunardi e Graziano Martello
Perché tornare? Perché tornare proprio adesso nel bel mezzo della crisi? I nostri ricercatori si sentono fare spesso questa domanda e forse all'inizio se la sono posta anche loro. Prendere la decisione di t... »»
16/04/2014

Le domande sul caso Avastin della Società Oftalmologica
Quali sono i comportamenti assunti dalla AIFA che hanno costretto la SOI ad avanzare critiche e a svolgere azioni di dissenso nei confronti dell'AIFA
Pubblichiamo la lettera di risposta del dr. Matteo Piovella, presidente SOI, all'AIFA sul caso di Avastin e Lucentis di Roche e Novartis.

Un primo quesito: se alla fine del 2012 l'AIFA, con un comportame... »»
10/03/2014

Un terzo di secondo per capire il linguaggio del corpo
Il riconoscimento di congruenza e incongruenza degli stati d'animo espressi col linguaggio del corpo avviene in 300 millisecondi nella corteccia orbito-frontale del cervello
Al nostro cervello bastano 300 millisecondi per capire se l'espressione o l'atteggiamento fisico di una persona sono coerenti con lo stato d'animo che dovrebbe esprimere o con una descrizione verbale dello st... »»
08/03/2014

La tutela brevettuale in Italia e nel mondo
I dati delle richieste di brevetto all'Ufficio Europeo dei Brevetti mostrano parecchie ombre nel ruolo dell'Italia rispetto ad altri paesi europei e non
L'ufficio brevetti ha diffuso i dati relativi alle richieste dei brevetti nel e l'Italia non brilla. Sebbene nel ci sia stata una crescita record nel numero delle richieste fatte, in Italia sono state mandare al... »»
07/03/2014

Una connessione cannabinoide tra odore e appetito
Se viene fame dopo aver sentito il profumo di cibo è a causa del recettore cannabinoide CB1: lo stesso che causa fame dopo l'assunzione di marijuana
Un gruppo di scienziati dell'INSERM, NeuroCentre di Bordeaux, Francia, ha scoperto che dopo aver sentito l'odore di un alimento tendiamo a consumare più cibo a causa di un recettore cannabinoide di tipo 1 (C... »»
19/02/2014

Un tipo di linfoma va in remissione grazie al crizotinib
Uno studio iniziato nel 2010 in 7 centri nel mondo e coordinato a Milano indica il mantenimento della risposta farmacologica dopo 3 anni con l'inibizione della proteina ALK
Il 64 per cento dei pazienti non presenta segni di recidiva a due anni dall'inizio del trattamento, il 63% mantiene la risposta anche dopo tre anni: ecco risultati definitivi sul trattamento di pazienti affetti da li... »»
20/01/2014

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