Forse l'argomento è un po' più patologico, ma non saprei in che sezione postare.
Qualcuno di voi ha ben chiara la differenza tra il processo di cicatrizzazione ed il processo di fibrosi?
Mi spiego meglio: mi è parso di capire che la fibrosi è una deposizione eccessiva di tessuto connettivo tramite un meccanismo "anomalo", mentre la cicatrizzazione è un meccanismo fisiologico e strettamente regolato. Bene, la mia domanda è : quando avviene uno e quando avviene l'altro? La cicatrizzazione si ha solo per quanto riguarda le ferite cutanee o anche nel caso di danno tissutale indotto ad esempio da una infiammazione? O in quel caso si parla di fibrosi?
Premetto che non sono un esperto ma posso dirti come l'ho sempre vista io: La cicatrizzazione è un processo fibrotico (che esita quindi in fibrosi), conseguente ad una perdita di tessuto, sia esso cutaneo o viscerale. Può essere fisiologico o patologico (ad esempio cicatrici ipertrofiche o cheloidee) ma comunque a fini riparativi. Al contrario la fibrosi è un processo che avviene per uno stimolo di tipo infiammatorio e non come conseguenza di una perdita di sostanza. Pensa ad esempio alla fibrosi in corso di epatite cronica, la fibrosi polmonare o la sclerodermia.
Per il resto i due processi credo siano molto simili anche se sicuramente non identici visto il diverso contesto in cui avvengono.
[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Sì, il meccanismo con cui avviene la deposizione del connettivo è pressochè analogo. Proprio da qui infatti derivava la mia incertezza nel distinguere i due processi.