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alebosi95
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 28 agosto 2016 : 20:21:16
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Salve a tutti, sono un aspirante studente in scienze biologiche. All'alba dei 21 anni e dopo parecchie riflessioni ho deciso di tornare a studiare, e di farlo in quelle discipline che più mi piacciono ed interessano. Mi rivolgo perciò a chiunque possa darmi una mano fornendomi le risposte che cerco in base alle sue esperienze/conoscenze : 1) per prima cosa vi chiedo se secondo voi è un po' troppo tardi per puntare ad una triennale in scienze biologiche + specialistica alla mia età (vorrebbe dire che se tutto andasse bene otterrei il titolo a 27 anni); 2) so già che la situazione lavorativa per i biologi in Italia è abbastanza dura, l'unica vera possibilità di conquistarsi un posto stabile e decentemente remunerato è quindi quella di recarsi all'estero ? E questo vale anche per biologi marini e neurobiologi (le due figure in questo campo che più mi attraggono e che più ambirei a diventare) ? ; 3) in quali settori, oltre la ricerca, possono operare le due figure menzionate nella domanda precedente ? Questa era la mia ultima domanda; scusate se ho scritto un romanzo ma ho veramente bisogno di chiarimenti definitivi, spero che possiate aiutarmi e ringrazio in anticipo chi sarà così gentile da rispondermi
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 28 agosto 2016 : 22:01:35
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sposto il messaggio nell'area corretta.
Detto questo 1) non è tardi finire la MAGISTRALE (le specialistiche non esistono più da un decennio) a 27 anni, considera però che i concorsi per i dottorati di ricerca (e in generale, i concorsi) prevedono di dare precedenza ai più giovani, a parità di cv. Si può fare, ma è una cosa da considerare 2) Se vuoi fare ricerca comincia a farti l'idea che appena preso il pezzo di carta devi emigrare e non tornare mai più se non per vacanza, qualsiasi sia il campo scelto. In italia è un massacro 3) se uno vuole fare neurobiologia o biologia marina fa ricerca (in mille ambiti e sottosettori diversi), altrimenti fa l'esame di stato e si iscrive all'albo, a quel punto può fare il biologo ambientale (valutazioni ambientali, analisi delle acque...) o laboratorista (clinico o meno), che sono i campi che più si avvicinano a quel che dici. Altrimenti... beh, per darti un'idea di quel che può fare il biologo iscritto all'albo come libero professionista guarda questa indagine dell'ENPAB: https://enpab.it/images/PDF/Impariamo_a_conoscerci.pdf |
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alebosi95
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 29 agosto 2016 : 16:41:02
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Ciao Giuliano, innanzitutto ti ringrazio per avermi risposto e mi scuso per aver inserito la discussione nell'area sbagliata. Il pdf. è utile a farsi un'idea della situazione ma, a costo di sembrare insistente, chiederei a te o a chiunque altro sia in grado di rispondermi solo un paio di ulteriori precisazioni. Appurato che nell'ipotesi in cui l'ambizione sia quella di fare ricerca l'unica valida strada sia l'estero mi piacerebbe capirne, in linea generale, i motivi (stipendi bassi, scarse possibilità di poter attingere risorse da fondi pubblici o difficoltà nel reperimento di finanziamenti da parte di privati, ecc...) e se esista comunque la possibilità che nei prossimi anni qualcosa cambi. Nell'ipotesi invece che si punti ad un tipo di carriera differente, indirizzata magari alla libera professione o da subordinato e tenendo comunque a mente che la situazione non è rosea, esistono delle concrete opportunità di lavoro/sistemazione nel nostro paese o anche in questo caso l'estero sarebbe la miglior soluzione ? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 29 agosto 2016 : 17:13:28
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anche solo per le regole burocratiche italiane, io sconsiglio la ricerca. Il ricercatore non è mai uno strutturato, ne esistono di due tipi: ric. A e ric. B. Il ric. A è junior, ha un contratto triennale rinnovabile una sola volta per altri due anni, il ricercatore B è senior, con un contratto triennale non rinnovabile. Dopo, per avere un contratto stabile, o diventi professore associato oppure ti cerchi un'azienda privata (oppure sei a spasso dopo dottorato, post-doc, ricercatore A e ricercatore B, insomma a 45-50 anni). fonte: http://www.uniarted.it/normativa/tipologie-di-ricercatori-a-tempo-determinato/ Se vuoi qualcosa di decente e vuoi fare ricerca emigra.
Da libero professionista il mercato è tuo, dipende solo da quanto sai pubblicizzarti. |
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alebosi95
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 29 agosto 2016 : 19:14:14
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Perciò mi stai dicendo che in Italia l'unica strada "decente" è quella della libera professione, mentre le possibilità di ottenere un lavoro a contratto stabile con almeno un normo-stipendio nel privato sono esigue ? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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syd
Nuovo Arrivato
27 Messaggi |
Inserito il - 22 settembre 2016 : 20:17:24
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Io mi sto attivando molto e attualmente sono impiegato contemporaneamente in due "lavori" attinenti alla mia laurea (biologia).
Metto le virgolette perchè entrambi non sono retribuiti e non c'è possibilità di retribuzione. |
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