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Olango
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3 Messaggi

Inserito il - 07 luglio 2019 : 17:36:18  Mostra Profilo Invia a Olango un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buongiorno a tutti e tutte!

Sto frequentando il secondo anno di una magistrale in Biologia, un curriculum agroambientale.

Vorrei fortemente applicare per un dottorato nella mia università dove mi trovo benissimo e ci sono gruppi di ricerca di interesse, in quanto nel corso della specialistica e dello stage che sto effettuando (ma già dalla triennale a dire il vero) ho realizzato di sentire una grande passione per alcuni argomenti come le simbiosi micorriziche, la micologia e la fisiologia vegetale, e più in generale una certa vicinanza alla ricerca e ai suoi metodi. Quando ci penso mi sento felice. Sono però preoccupato da alcune cose.

1)La prima è la laurea triennale. Ho impiegato molto tempo per terminarla perché non era il momento giusto. Una volta ritrovata la motivazione è andata bene, ma l'accumulo degli esami mi ha rallentato. Così dopo 7 anni mi sono laureato con la media intorno al 25-26 e 99/110. La specialistica sta andando molto meglio, sono perfettamente in corso e anzi ho molti più crediti di quelli che servono e la mia media è circa 29,4. A questo punto però ho 28 anni, 29 entro breve.

2)La seconda cosa per la quale sono preoccupato (ed è decisamente la più pressante) è la mia mancanza di esperienza pratica, escluso ovviamente il ristretto ambito di applicazioni dello stage. Nella triennale non c'è stata la possibilità di fare laboratori strong e nella specialistica i docenti hanno tentato di fare il possibile. Tuttavia, giusto per fare un esempio emblematico, in vita mia ho fatto una sola elettroforesi e onestamente avrei difficoltà a replicarla senza una guida, sebbene ovviamente ne conosca i principi teorici. Se mi venisse data la possibilità di un dottorato, lo farei con la massima dedizione ma temo che il gap possa causare dei problemi nonostante io sia dispostissimo a farmi in quattro per recuperare.

Secondo voi gli argomenti che mi preoccupano meritano che io mi fermi ad indugiare oppure ritenete che dovrei provare a 'seguire il cuore'? Grazie mille a chiunque voglia rispondere!

sofychan
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101 Messaggi

Inserito il - 22 luglio 2019 : 08:57:12  Mostra Profilo Invia a sofychan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La mancanza di esperienza pratica non è un grosso problema, se hai buone basi teoriche. In piu' devi ancora iniziare la tesi magistrale, no? Cerca di fare quanta piu' pratica possibile in tesi, ma senza preoccuparti troppo, hai tempo per imparare.
Iniziare un PhD a 29/30 anni è purtroppo generalmente considerato tardi e un po' svantaggioso, soprattutto se poi vuoi continuare con una carriera accademica.
Immagino che sia presto per te per pensarci, ma a parte la tua grande motivazione nel "seguire il cuore" per il PhD, il mio consiglio è anche di valutare che percorso di carriera vorresti perseguire nel lungo termine dopo il PhD (in caso i tuoi piani vadano in questa direzioni), per ottimizzare al meglio le tue scelte.
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Olango
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3 Messaggi

Inserito il - 17 dicembre 2019 : 09:15:13  Mostra Profilo Invia a Olango un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mille grazie per la risposta e mi scuso per i mesi trascorsi, sono stati piuttosto intensi ed effettivamente ho avuto tempo solo per 'fare' e non per 'pensare'. Ora che mi sono laureato, ho di sicuro più tempo per riflettere :D

Diciamo così: la ricerca e l'insegnamento sono due attività che svolgerei entrambe con la massima passione. Tutte le persone che hanno avuto modo di ascoltarmi presentare una tematica o discutere di un argomento, perfino i tecnici in laboratorio ai quali ho spiegato qualcosa, mi hanno detto che sembro avere un istinto naturale alla spiegazione, che espongo con chiarezza, che centro il punto, che trasmetto passione. Non so se sia davvero così, non mi sarei mai aspettato nell'intera vita tanti complimenti ma ad ogni modo se svolgessi un dottorato lo farei sia con la prospettiva di essere indirizzato alla ricerca in ambito accademico, sia con la prospettiva di insegnare in ambito accademico e non. Insomma amerei fare entrambe le cose insieme e onestamente - nonostante non sia proprio giovanissimo avendo 29 anni - non mi preoccuperei molto della precarietà, almeno per un tempo congruo: sono consapevole di essere in ritardo e dunque non mi aspetto che i problemi si risolvano prima per magia, non mi aspetto di saltare quello che tocca a tutti gli altri.

Inoltre dove sono mi trovo bene. Quanti prof ho sentito dire che "bisogna muoversi", e hanno ragione. Io invece sono uno che è nato in una città, e nella stessa città ha fatto l'asilo, le elementari, le medie, le superiori, la triennale e la specialistica. E nella stessa vorrebbe fare il dottorato, ma non per pigrizia, solo perché qui studiano ciò che più di tutto il resto mi interessa. Mi sono laureato con 110, lode e menzione e per quanto sappia che questo sia relativo credo che possa essere un aiuto. Il mio unico vero dubbio, lo posso dire a distanza di qualche mese, è solo la preparazione tecnica.
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