g.emanuela
Nuovo Arrivato
Prov.: L'Aquila
Città: L'Aquila
9 Messaggi |
Inserito il - 22 maggio 2007 : 19:54:00
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' “Qual'è l'utilità della vostra ricerca? Quali benefici porterà a ciscuno di noi?” I ricercatori si sentono spesso rivolgere questo tipo di domande, sopratutto dai cittadini le cui tasse servono a pagare il costo della ricerca. Queste domande implicano che la ricerca valga la pena di essere fatta solo quando è diretta verso la soluzione di alcuni particolari problemi o il raggiungimento di vantaggi specifici in termini di salute umana. In questo modo si confonde la RICERCA APPLICATA, che è deputata a risolvere problemi specifici o a ottenere prodotti particolari, con la RICERCA DI BASE, che non ha direttamente questi scopi pratici. Inoltre si dimentica che la ricerca applicata quasi sempre dipende dalla ricerca di base, senza la quale non esisterebbero scoperte da applicare. Ambedue i tipi di ricerca sono importanti.Abbiamo bisogno dei ricercatori che si dedichino alla ricerca applicata e che siano motivati dalla soddisfazione di vedere risolto un problema o realizzato un prodotto. Ma abbiamo assolutamente bisogno dei ricercatori di base, la cui principale ragione per studiare un fenomeno è la stessa che spinge gli alpinisti a scalare l'Everest, motivazione che si può così riassumere: “perchè è lì davanti a noi”. La ricerca sul citoscheletro è un buon esempio di come la ricerca di base abbia ricadute sulla ricerca applicata. Un esempio è l'applicazione delle scoperte di base fatte sui filamenti intermedi al problema pratico della diagnosi dei tipi di tessuto e di identificazione dei tumori.' Testo tratto da Becker, Kleinsmith, Hardin. Leggendo queste poche righe mi sento sempre più compiaciuta dai miei studi da biotecnologa e sono orgogliosa del mio futuro da ricercatore, dovessi andare in capo al mondo! È bello quando c'è così tanta passione nelle cose che si fanno.
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