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Elizaa
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Inserito il - 11 settembre 2008 : 09:06:03
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Salve a tutti #61514; secondo un ragionamento personale e molto probabilmente sbagliato sono giunta a tali considerazioni. Durante l’ esercizio fisico intenso nel muscolo la scarsità di ossigeno causa la produzione di acido lattico secondo i meccanismi metabolici anaerobici. Quindi l’ossigeno trasportato nel sangue dall’ emoglobina e rilasciato dalla mioglobina nel muscolo non è sufficiente per le reazioni energetiche aerobiche:insomma il muscolo entrato nella fase di debito d’ossigeno produce acido lattico.Ho pensato quindi che sottoponendo nel momento di massimo sforzo la mioglobina a sostanze chelanti e cioè che distruggono il legame del ferro con l’eme di cordinazione si possa causare un maggiore rilascio di ossigeno e quindi una succesiva riserva per il muscolo di energia perciò ritardare l’effetto dell’acido lattico. Vi chiedi gentilmente di esaminare questo ragionamento e pormi dinanzi alle pecche e problemi relativi al meccanismo che ho supposto.Sono disponibile a chiarire nel caso non fossi stata sufficientemente esauriente .Attendo risposte #61514; contattatemi all’e-mail elizaa@libero.it
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founder.a
Utente Junior
Prov.: Macerata
Città: macerata
172 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2008 : 12:52:43
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Ciao Elizaa purtroppo non sono ferrato in materia, tuttavia desidero partecipare al tuo ragionamento. Diciamo che a prima vista potrebbe essere ma... allo stesso tempo tutto ciò desta altri interrogativi. Lo sviluppo di acido lattico è una conseguenza causata dallo sforzo muscolare...quindi entro un certo limite il muscolo effettua l'esercizio senza nessun problema ma poi...stanco...avvisa del raggiungimento del suo limite. Questo porterebbe a pensare che fornendogli un aiuto chimico come tu proponi,egli potrebbe collassare poichè non naturalmente predisposto a tale esuberanza. Un pò come dire...se metto carburante avio al motore della mia auto questa sarà più potente, volerà? Credo che otterrei un bel botto con lanci di pistoni,valvole e candele annesse Come ben saprai molti atleti hanno fatto uso di sostanze chimiche atte a dare loro più potenza e resistenza...ma saprai altrettanto che molti di loro hanno subito danni irreparabili al loro organismo. Concludo questo mio post aggiungendo che un serio e sano allenamento possa dare alla nostra muscolatura la potenza e la resistenza necessaria a quasi tutte le sfide che l'uomo desidera affrontare, poichè come detto, gli addittivi chimici possono si svolgere un'azione transitoria benefica ma alloa stesso tempo possono danneggiare. Se invece ti riferivi a un'altra questione e cioè alla possibile soluzione per individui affetti da sviluppo di acido lattico in eccesso...quindi parliamo di medicina...beh allora l'idea non è male. Un cordiale saluto P.S. Cosa significa quel numero? #61514
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sarà ancora tempo... |
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data
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Prov.: Torino
Città: Torino
89 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2008 : 14:06:59
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Mhh. Non sono un drago in chimica quindi non so se una volta somministrata la sostanza chelante il legame tra la parte proteica e il ferro si puo` ricostituire. Per il resto l'affinita` tra mioglobina e ossigeno si e` regolata durante l'evoluzione per quagliare al massimo (in modo che l'ossigeno legato dall'emoglobina passi alla mioglobina in maniera adeguata in base alle differenti tensioni parziali ecc): modificarlo credo turberebbe un equilibrio che io nei miei poveri muscoli preferisco mantenere, al prezzo di avere un male tremendo dopo il primo giorno di palestra :) |
http://www.medito.eu.org/vodka/odierno |
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Elizaa
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Inserito il - 11 settembre 2008 : 15:18:00
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Intanto grazie mille per le risposte. In effetti il problema dal lato biochimico sarebbe agire su concentrazioni di emoglobiona e mioglobia.Ma supponiamo che si usasse una sostanza naturale per eliminare il ferro che certo non si riattaccherebbe perchè legato a tale sostanza.E mettiamo che si attaccasse l'emoglobina satura e la si inducesse a forzare il rilascio dell'ossigeno come nel caso di persone ad alta quota (si sviluppano sostanze in grado di far scendere l'affinità per ossigeno permettendo un maggior rilascio ).In tal caso la cellula muscolare avrebbe una riserva di ossigeno magggiore da sfruttare per l'energia ,e quindi si posticiperebbe il rilascio dell'acido lattico. Quindi si risolvono problemi quali turbamento dell'equilibrio naturale e anche lo sportivo sarebbe salvo da gravi problemi dato che la sostanza è al 100 per 100 naturale .Che ne dite in questo caso ? sarebbe interessante avviare studi su tale sostanza ?Grazie ancora mi siete di grande aiuto :) |
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data
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Prov.: Torino
Città: Torino
89 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2008 : 16:08:11
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Con lunghe permanenze ad alta quota so che noi che abitiamo in basso sviluppiamo piu` Hb (mentre chi nasce ecc li` ne ha di meno, ma sto divagando). Con sostanze che si sviluppano intendi il 2,3dpg?
Per il resto non ti so aiutare molto perche` non ho qui il mio testo di fisiologia con i dati relativi alle tensioni d'ossigeno a cui si arriva a livello di vasi / liquido extracellulare/ mm scheletrico durante l'attivita` fisica...non sono sicura che il fattore limitante sia il rilascio di O2 dall'hb :/
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http://www.medito.eu.org/vodka/odierno |
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Elizaa
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Inserito il - 11 settembre 2008 : 17:34:44
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Grazie mille per i contributi e perfavore continuate a partecipare alla discussione :) Necessito davvero di risposte .Fatemi sapere se le mie supposizioni possono avere qualche fondamento per avviare un progetto ;) Thank |
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nuna
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48 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2008 : 17:45:12
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Salve, anche io non sono molto ferrata in materia ma ho qualche riminescenza di fisiologia che mi fa venire dei dubbi. Quando ho studiato il muscolo e in particolare lo sforzo ho letto che le fibre muscolari non sono tutte uguali. Ci sono quelle che avviano lo sforzo che son di tipo ff (fast e fatigable), quelle cioè che danno slancio al muscolo, quindi hanno grande potenza ma sono subito affaticabili e il loro metabolismo è anaerobio. Successivamente si mettono in moto altre fibre che supportano lo sforzo per più tempo e il loro metabolismo è aerobio e infine intervengono altre fibre con metabolismo enaerobio che possono produrre acido lattico. Nel tuo ragionamento dovresti essere selettiva per tali fibre o rischi di portare a totale irrigidimento delle fibre, se non prorpio alla morte delle stesse.. Il libro a cui faccio riferimento è fisiologia dell'uomo in cui c'è una dettagliata descrizione delle fibre che costituiscono il muscolo e del loro metabolismo... Non so se in qualche modo tutto questo può partecipare ai tuoi dubbi.. |
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Elizaa
Nuovo Arrivato
12 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2008 : 10:00:20
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grazie mille x i contributi :) ma ho già visto che sono troppe le limitazioni del discorso ! |
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Biotech_is_PNA
Utente Junior
Città: Parma
123 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2008 : 21:06:38
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Secondo e il tuo sistema può avere una efficacia limitata, perchè il fatto che i muscoli producono acido lattico non dipende solo dalla disponibilità di ossigeno, ma anche da scelte metaboliche (che per esempio sono diverse nel cuore che non produce acido lattico)
La sostanza chelante in questione dovrebbe agire sulla mioglobina ma non sull'emoglobina. Da quello che so i loro siti attivi sono molto simili, quindi progettare un simile sistema dovrebbe essere parecchio difficile.
E' anche vero che se agisse anche sull'emoglobina potrebbe simulare l'azione del bisfosfoglicerato e favorire il rilascio di ossigeno nei tessuti, quindi forse è meglio che agisca ANCHE sull'emoglobina...
Inoltre dovrebbe agire solo a livello dei muscoli per non "rubare" il ferro a tutto il resto del corpo...
Inoltre da quello che so il cuore non produce acido lattico perchè 1) è vicino ai polmoni e gli arriva molto ossigeno, 2) le cellule cardiache hanno TANTI mitocondri, 3)brucia molti lipidi . Il sistema che proponi secondo me funzionerebbe bene se le cellule muscolari avessero molti più mitocondri di quelli che hanno.
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Elizaa
Nuovo Arrivato
12 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2008 : 23:29:11
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effettivamente il problema sarebbe sull azione della mioglobina e naturalmente su come far agire la sostanza su una proteina globulare chiusa .sarebbe come far entrere un ago in un pugno chiuso .A meno che non si agisse nel momento in cui la mioglobina nn lega ancora l'ossigeno.in tal modo la sostanza ....LOGICO CHE SAREBBE DANNOSA AL CUORE INFATTI SI USEREBBERO SOSTANZE NATURALI CON TALI PROPRIETà chelanti....riuscirebbe ad entrare nel sistema.
cmq il cuore produce acido lattico sotto sforzo come tutti i muscoli ma lo riconverte velocemente in piruvato e quindi in glucosio e riserve energetiche per l'alta presenza dell'enzima lattato deidrogenasi .
Il mio scopo è usare tali agenti a livello di mantenimento di sistemi tamponi nel sangue umano .Controllare l'acido lattico controllerebbe anche fenomeni di acidosi .Il problema è che la sostanza che ho sotto mano agisce a ph 5,4 e 6,8 e il sangue umano si trova a ph neutro . Per concludere CONOSCETE ANIMALI CON PH SANGUIGNO A 5.4 in caso di acidosi ?? grazie mille :) |
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 15 settembre 2008 : 02:28:07
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ma scusa una cosa,sicuramente ho capito male(se si chiedo venia per il mio intervento)......... tu vorresti usare un kelante per eliminare il ferro dalla mioglobina??????
se riuscissi nella tua impresa,credo ti troveresti con una struttura della mio-globina diversa,quindi probabilmente inattiva e poi il ferro libero ossiderebbe subito in presenza di ossigeno il motivo importantissimo per cui il ferro si trov legato a queste strutture è che riesce a legare O2,senza ossidare,in maniera tale che l ossigeno nella catena respiratoria funga da ossidante. se l ossidazione l abbiamo a monte che dire...........moriamo :D
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"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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Snake21
Nuovo Arrivato
Prov.: napoli
Città: trecase
4 Messaggi |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 11:35:58
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Ciao ho letto un po i post...cmq credo ke eliminado il ferro dalla mioglobina renderesti quest'ultima inattiva in quanto perderebbe struttura e funzione...potrebbe quindi essere eliminata e si rischia di perdere tutta la mioglobina..dico una scemenza??cmq tutto questo sempre se te riesci a essere molto ma molto selettiva in quanto mi chiedo come riesci ad far entrare il chelante solo ed escusivamente nel ferro della mioglobina??.... Da sportivo ti dico cmq ke il rilascio di acido lattico è un segnale di stop..e in quanto tale è meglio ke funzioni..come i freni di un auto..senza ci schiantiamo..senza acido lattico nn riusciremo ad avere pecezione dei limiti del nostro corpo..si potrebbe arrivare addirittura all'infarto..ciao |
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Neuroscience
Utente
659 Messaggi |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 20:04:20
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La domanda filosofica è interessante, ma bisogna considerare la questione a 360°C
La mioglobina è fatta in modo da rilasciare l'ossigeno in modo ritardato rispetto all'emoglobina, ed il rilascio è pressocché totale, forse tranne qualche percentuale estremamente piccola... di conseguenza questa sostanza ipotetica distruggerebbe la mioglobina per recuperare una % di ossigeno irrisoria per il muscolo, per poi entrare nel "debito di ossigeno". La fase successiva però sarebbe drammatica in quanto, pochi minuti dopo il ristabilirsi delle condizioni ideali di ossigeno viene a mancare la mioglobina che servirà per il prossimo sforzo energetico. Quindi in toto questa sostanza sarebbe molto tossica come avviene per il cianuro (effetto simile, ma sull'emoglobina).
Una sostanza interessante potrebbe essere quella che riesce a trattenere la maggior quota possibile di ossigeno e rilasciarlo in maniera ritardata rispetto alla mioglobina per fare in modo che ci sia sempre una quota di ossigeno nei tessuti anche dopo intensi sforzi, per poi riassorbire l'ossigeno quando si torna a respirare. Sostanze liquide come queste, che attualmente sono utilizzate per le immersioni molto profonde come sostituto delle bombole di ossigeno, sono state sempre oggetto di ricerca per trovare un sostituto del sangue per le situazioni di emergenza, quando non c'è un gruppo compatibile. Purtroppo hanno l'effetto collaterale di emettere troppo ossigeno con piccole variazioni pressorie (emboli ischemici) e soprattutto assorbono troppo ossigeno per ricaricarsi dai polmoni e danno di conseguenza asfissia. Io cercherei di aumentare la mioglobina e non di distruggerla per ottenere delle prestazioni migliori.
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morgan79
Utente Junior
Prov.: Bari
143 Messaggi |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 18:45:51
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prendi 3 grammi di creatina prima dell'allenamento e vedi che riduci il fastidio dell'acido lattico |
il sapere non è sufficiente, bisogna applicare; il volere non è sufficiente, bisogna fare |
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Mat
Nuovo Arrivato
85 Messaggi |
Inserito il - 28 settembre 2008 : 14:51:41
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Premetto che sono uno studente e che non sono esperto in materia. Penso che la tua idea potrebbe essere utile in esperimenti in vitro, ma in vivo provocherebbe secondo me effetti deleteri prima sul tessuto e poi sull'intero organismo... La mioglobina è fatta per rilasciare ossigeno in basse concentrazioni ed ha una cinetica completamente diversa dalla emoglobina, dopo il tuo trattamento ti ritroveresti con un derivato non funzionale della mioglobina , concentrazioni di ferro libero più alte nel tessuto che andrebbero ad agire sui fenomeni osmotici e ossiderebbero velocemente... insomma l'idea è buona, secondo me, ma ha globalmente una serie di problemi che andrebbero prima risolti. |
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Elizaa
Nuovo Arrivato
12 Messaggi |
Inserito il - 28 settembre 2008 : 15:38:11
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e consigli su come poter sviluppare in vitro l'esperimento ? preciso che ho a disposizione una sostanza naturale che "rompe" il legame di coordinazione del ferro.Ad esempio cm far entrare questa sostanza nell'emoglobina e nella mioglobina dato che hanno strutture chiuse nella loro forma legata all'ossigeno e ad esempio il tipo di tampone da usare visto che i tessuti umni anche in vitro vanno tenuti a un ph neutro mentre la sostanza agisce a ph acidi tipo 5,4 a un max di 6 :) |
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