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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 20 agosto 2009 : 22:57:15
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Oggi sono stato in visita al museo di Scienze Naturali di Milano (per la seconda volta in vita mia) e, nelle teche che riguardavano la storia dell'uomo leggo che il genere Homo è popolato da un'unica specie, sapiens, a sua volta divisa in due sottospecie: Homo sapiens sapiens e Homo sapiens neanderthalensis. Quella che ho studiato all'Uni però è un'altra versione: il prof di citologia ci spiegava che tramite l'analisi del DNA mitocondriale è stato possibile capire che il neanderthal fosse una specie distinta dal sapiens e non una sottospecie, e le poche lezioni di antropologia molecolare che ho seguito (dei seminari o poco più organizzati dal prof di genetica II) ribadivano il concetto: Homo sapiens e Homo neanderthalensis, non Homo sapiens sapiens e Homo sapiens neanderthalensis. Si diceva che erano studi recenti, ormai credo risalenti ad una decina di anni fa o poco più, ma possibile che in 10-15 anni quelle teche del museo non siano mai state corrette? O ci sono effettivamente ancora persone che fanno la distinzione tra s e n come due sottospecie? Com'è la storia?
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 21 agosto 2009 : 15:30:07
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Cito da http://anthropology.si.edu/
Citazione: However, Neanderthals and modern humans (Homo sapiens) are very similar anatomically -- so similar, in fact, that in 1964, it was proposed that Neanderthals are not even a separate species from modern humans, but that the two forms represent two subspecies: Homo sapiens neanderthalensis and Homo sapiens sapiens. This classification was popular through the 1970's and 80's, although many authors today have returned to the previous two-species hypothesis. Either way, Neanderthals represent a very close evolutionary relative of modern humans.
Anche io conoscevo quella classificazione, ma a quanto pare anche quella proposta dal Museo non sembra del tutto campata in aria.
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legolas
Utente
Prov.: Lecce
Città: Trepuzzi
723 Messaggi |
Inserito il - 21 agosto 2009 : 20:11:34
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Sapiens e Neandertal sono distinti oltre che distanti evolutivamente. |
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Schuldiner86
Utente Junior
Prov.: Viterbo
Città: Bologna
581 Messaggi |
Inserito il - 21 agosto 2009 : 20:57:02
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Domando OT: Supponiamo di riuscire a recuperare il genoma di un uomo di Neanderthal, o almeno in buona parte. Sarebbe possibile clonarlo in stile Jurassic Park? Magari dico una grandissima c*****a... =P |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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Neuroscience
Utente
659 Messaggi |
Inserito il - 22 agosto 2009 : 01:38:23
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è stata utilizzata la rana per 2 motivi; 1 é per il cambio di sesso, 2 perché all'epoca della prima stesura della storia la rana era l'animale più vicino evolutivamente ai dinosauri tra quelli mappati geneticamente. Oggi forse sarebbe il pollo o simile.
Tuttavia c'é una grave falla in questa ipotesi di 'clonaggio' di cui non se ne parla mai abbastanza. Tenendo presente che é possibile farlo, e che in un futuro lontano si farà... Non é come clonare Dolly, poiché le informazioni genetiche da sole non bastano a riprodurre un organismo. É necessario avere anche la cellula con tuti i fattori trascrizionali e le caratteristiche tipiche delle cellule uovo. Con dolly non é un problema basta prendere un ovulo fecondato da una pecora... Ma nel dinosauro o nell'ominide cosa prendi? Non é detto che i fattori trascrizionali dell'uomo d'oggi riescano a riconoscere le sequenze di milioni di anni fa. Basta anche solo la mancanza di una proteina per una grave malformazione. Poi ci sarebbero da considerare i segnali ormonali e non, che sono scambiati tra madre e figlio, fondamentali anche questi. Il recupero del dna degli ominidi, sia cellulare che mitocondriale, in buono stato é una bazecola al confronto di generare una 'cellula fecondata funzionante'
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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Neuroscience
Utente
659 Messaggi |
Inserito il - 22 agosto 2009 : 10:22:29
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Bhé di persone strane al mondo ce ne sono... non credo che si faticherebbe molto a cercare una donna che si voglia immortalare nella scienza... C'è chi fa sesso con dei cavernicoli solo per ottenere un contratto, figuriamoci cosa non farebbero per diventare immortale come Dolly, non escluderei neanche l'omicidio volontario e premeditato tra le cose che da fare per diventare la mamma dell'ominide e prendersi la copertina di Nature, Science etc.
Il mondo purtroppo è fatto anche di questo |
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northenstar
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: Roma
91 Messaggi |
Inserito il - 24 agosto 2009 : 15:05:16
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fatto sta che dovrebbe ormai essere quasi terminato il sequenziamento del genoma di neanderthal ad opera del team di Svante Paabo (o almeno così disse meno di un anno fa la mia prof di antropologia) a partire da DNA estratto da ossa molto ben conservate a causa di unaa diffusa pratica del cannibalismo tra i neanderthal. In ogni caso anche io sapevo che neanderthal non è una sottospecie. Bon vedremo. |
Studiando Biologia Molecolare con Matusalemme....
"Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi." nietzsche |
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 26 agosto 2009 : 11:49:22
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Citazione:
Tuttavia c'é una grave falla in questa ipotesi di 'clonaggio' di cui non se ne parla mai abbastanza. Tenendo presente che é possibile farlo, e che in un futuro lontano si farà... Non é come clonare Dolly, poiché le informazioni genetiche da sole non bastano a riprodurre un organismo. É necessario avere anche la cellula con tuti i fattori trascrizionali e le caratteristiche tipiche delle cellule uovo. Con dolly non é un problema basta prendere un ovulo fecondato da una pecora... Ma nel dinosauro o nell'ominide cosa prendi? Non é detto che i fattori trascrizionali dell'uomo d'oggi riescano a riconoscere le sequenze di milioni di anni fa. Basta anche solo la mancanza di una proteina per una grave malformazione. Poi ci sarebbero da considerare i segnali ormonali e non, che sono scambiati tra madre e figlio, fondamentali anche questi. Il recupero del dna degli ominidi, sia cellulare che mitocondriale, in buono stato é una bazecola al confronto di generare una 'cellula fecondata funzionante' '
E' vero, non ci avevo mai pensato: non credo si possa fare uno "xenotrasferimento" nucleare. Magari quel geniaccio di Rudolph Jaenisch c'ha pure provato. Sarebbe interessante.
Comunque oggigiorno se Spielberg dovesse fare un remake potrebbe avvantaggiarsi della possibilità di bypassare la necessità di 'cellule fecondate funzionanti' grazie alla tecnologia della riprogrammazione. Penso a una cosa del genere: da resti ibernati di un animale estinto si potrebbero ottenere poche cellule somatiche sopravvissute al congelamento (magari naturale?). Basterebbero anche solo pochi fibroblasti della pelle: dopo un'espansione in coltura si potrebbbe sottoporli a riprogrammazione alla pluripotenza per generare un 'fedele' embryoid body. Resterebbe il problema dell'utero adatto in cui impiantarlo... (e pure degli annessi embrionali....)
Non poco utopistico, visto che servirebbe poter disporre del quartetto specie-specifico dei TF di Yamanaka ... potremo mai clonare in modo "affidabile" i geni di un animale estinto?
Ok ok mi darò alla fantascienza :P
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Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
Less Jim Morrison, more Sean Morrison!
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 27 agosto 2009 : 18:25:06
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Citazione: Messaggio inserito da northenstar
fatto sta che dovrebbe ormai essere quasi terminato il sequenziamento del genoma di neanderthal ad opera del team di Svante Paabo (o almeno così disse meno di un anno fa la mia prof di antropologia) a partire da DNA estratto da ossa molto ben conservate a causa di unaa diffusa pratica del cannibalismo tra i neanderthal. In ogni caso anche io sapevo che neanderthal non è una sottospecie. Bon vedremo.
Piccola chicca in merito al sequenziamento del genoma neanderthal: è stata rilevata la presenza del famigerato gene FOXP2, implicato, alla luce di una studio su una famiglia inglese, a quanto sembrerebbe, nell'articolazione del linguaggio. Ciò potrebbe non significare molto, oppure gettare una nuova luce sui rapporti filogenetici Homo sapiens - Homo neanderthalensis.
E in quanto alle perplessità su chi donerebbe il proprio utero: un famoso zoologo sovietico del primo Novecento tentò la fecondazione di giovani donne con spermatozoi di scimpanzé, per ordine di Stalin che credeva di dar così luce al soldato perfetto. Letto da un articolo de Le Scienze di un anno fa circa |
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Wrote
Nuovo Arrivato
7 Messaggi |
Inserito il - 27 agosto 2009 : 21:05:26
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Citazione: Oggi sono stato in visita al museo di Scienze Naturali di Milano (per la seconda volta in vita mia) e, nelle teche che riguardavano la storia dell'uomo leggo che il genere Homo è popolato da un'unica specie, sapiens, a sua volta divisa in due sottospecie: Homo sapiens sapiens e Homo sapiens neanderthalensis. Quella che ho studiato all'Uni però è un'altra versione: il prof di citologia ci spiegava che tramite l'analisi del DNA mitocondriale è stato possibile capire che il neanderthal fosse una specie distinta dal sapiens e non una sottospecie, e le poche lezioni di antropologia molecolare che ho seguito (dei seminari o poco più organizzati dal prof di genetica II) ribadivano il concetto: Homo sapiens e Homo neanderthalensis, non Homo sapiens sapiens e Homo sapiens neanderthalensis. Si diceva che erano studi recenti, ormai credo risalenti ad una decina di anni fa o poco più, ma possibile che in 10-15 anni quelle teche del museo non siano mai state corrette? O ci sono effettivamente ancora persone che fanno la distinzione tra s e n come due sottospecie? Com'è la storia?
Ho studiato questo argomento direi due o tre anni fa. Anche se non si è mai diffusa la notizia, oggi si ritiene che l'HN sia distinto dall'HS. Quindi, l'HSS viene a coincidere con l'HS in quanto sarebbe l'unica sottospecie. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 27 agosto 2009 : 21:15:21
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Citazione: Messaggio inserito da Wrote
Citazione: Oggi sono stato in visita al museo di Scienze Naturali di Milano (per la seconda volta in vita mia) e, nelle teche che riguardavano la storia dell'uomo leggo che il genere Homo è popolato da un'unica specie, sapiens, a sua volta divisa in due sottospecie: Homo sapiens sapiens e Homo sapiens neanderthalensis. Quella che ho studiato all'Uni però è un'altra versione: il prof di citologia ci spiegava che tramite l'analisi del DNA mitocondriale è stato possibile capire che il neanderthal fosse una specie distinta dal sapiens e non una sottospecie, e le poche lezioni di antropologia molecolare che ho seguito (dei seminari o poco più organizzati dal prof di genetica II) ribadivano il concetto: Homo sapiens e Homo neanderthalensis, non Homo sapiens sapiens e Homo sapiens neanderthalensis. Si diceva che erano studi recenti, ormai credo risalenti ad una decina di anni fa o poco più, ma possibile che in 10-15 anni quelle teche del museo non siano mai state corrette? O ci sono effettivamente ancora persone che fanno la distinzione tra s e n come due sottospecie? Com'è la storia?
Ho studiato questo argomento direi due o tre anni fa. Anche se non si è mai diffusa la notizia, oggi si ritiene che l'HN sia distinto dall'HS. Quindi, l'HSS viene a coincidere con l'HS in quanto sarebbe l'unica sottospecie.
Che è quello che sapevo anche io. La domanda è: perché non si è mai diffusa la notizia? In che senso? |
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Link utili alla professione: FAQ su nutrizione e dietistica [Raccolta link] cosa bisogna sapere del lavoro del biologo Burocrazia per lavorare come biologi Dà più sbocchi biologia delle posidonie o biotech suine?
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Wrote
Nuovo Arrivato
7 Messaggi |
Inserito il - 27 agosto 2009 : 21:45:57
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Non saprei dirtelo però le informazioni relativi agli studi preistorici difficilmente raggiungono la "massa". Non esistono pubblicazioni cartacee di studi preistorici da molti anni. Le ricerche in questo campo avvengono ad una tale velocità che non farebbero in tempo a stamparle. Esistono solo pubblicazioni online. Ora, quante persone andranno su un sito di pubblicazioni di studi preistorici?
PS Tanto che siamo in tema, il mammuth non è l'antenato dell'elefante. Questa è un'altra storia... |
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