Forum

Nome Utente:
Password:
Riconoscimi automaticamente
 Tutti i Forum
 MolecularLab
 Microbiologia e Immunologia
 Particelle pseudo-fagiche
 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Risorse di Microbiologia & Immunologia: Relazioni Blog InsideMicro Protocolli Siti di Microbiologia e Immunologia Ultimo notizie

Aggiungi Tag Aggiungi i tag

Quanto è utile/interessante questa discussione:

Autore Discussione  

Piccolaciuff
Nuovo Arrivato




13 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 12:26:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piccolaciuff Invia a Piccolaciuff un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve ragazzi, vorrei avere delle informazioni riguardo le particelle pseudo-fagiche... Il mio professore le ha menzionate a lezione e ha anche tentato d spiegarle, ma cn scarsi risultati
Sapreste darmi qlk info voi??? grazie!!!!


Utente Junior



565 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 13:04:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di là Invia a là un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma era riferito a batteri?
Torna all'inizio della Pagina


Utente Junior



565 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 13:09:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di là Invia a là un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non ne so' molto, ma prova a guardare qui:

http://www.pnas.org/content/97/2/859.abstract
Torna all'inizio della Pagina


Utente Junior



565 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 13:18:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di là Invia a là un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cmq se non ho capito male, sono coinvolte in una forma di trasferimento genico batterico, che prende il nome di GTA ( Gene Transfer Agent). il GTA consiste appunto in particelle pseudo-fagiche che impacchettano corti frammenti di DNA lineare di origine cromosomica. Un ceppo batterico riceve le particelle pseudo-fagiche del ceppo donatore, e integra il DNA contenuto nella particella nel proprio cromosoma. Ecco...purtroppo è tutto quello che ti posso dire.
Torna all'inizio della Pagina

Piccolaciuff
Nuovo Arrivato




13 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 13:22:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piccolaciuff Invia a Piccolaciuff un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie molte là...
Torna all'inizio della Pagina


Utente Junior



565 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 13:28:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di là Invia a là un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Prego!
Torna all'inizio della Pagina

Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 14:46:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quanto posso dirti è che per pseudovirus si intende una
particella virale fenotipicamente simile al corrispondente virus
da cui è stata generata, ma fondamentalmente difettiva e/o sostituita
per almeno una funzione fondamentale (a livello genotipico o fenotipico)

Il più delle volte si intende un virus "manipolato"in lab:
in genere lo si modifica nel fenotipo (proteine del virione,
nella fattispecie) attraverso procedimenti di produzione
in vitro con costrutti d'espressione multipli. Quando si
lavora bene, quello che si assembla è una particella che
ha il comportamento del virus parentale, ma presenta delle
funzioni diverse (ad esempio presenta un diverso spettro
d'ospite). Si chiama pseudotipizzazione virale ed è
molto utilizzata per realizzare vettori virali, ma anche
per studiare virus particolarmente pericolosi (tipo Ebola).

Meno spesso, per pseudovirus si può intendere anche un virus che
è cambiato perchè ha subito mutazioni o eventi di ricombinazione
livello genotipico. Le particelle sono del tutto identiche ai virus
parentali e infettano (qui meglio: trasducono) con la stessa efficienza,
però non sempre riescono a esprimere i propri geni, perchè magari
sono andati distrutti da ricombinazione (si parla, in tal caso, di
pseudovirus replication-incompetent). Dipende se l'evento è
caduto in una regione genica strettamente essenziale alla sua
biologia. Potrebbe anche avere acquisito nuove funzioni geniche.

Per "pseudofagi" in genere si intende il secondo esempio che ti ho
fatto, in quanto spesso accade che fagi integranti (come il fago
lambda) diano luogo ad una trasduzione generalizzata o specializzata
portando con sé sequenze casuali del genoma batterico, magari con
perdita o acquisizione di funzioni geniche.

Sono importantissimi per due ragioni:

>Evoluzione del batterio, che può scambiare orizzontalmente
materiale genetico grazie ai fagi (terza alternativa alla
trasformazione e alla coniugazione batterica)

>Evoluzione del fago, che può scambiare perdere funzioni
geniche ingombranti e poco utili, acquistando magari nuove
funzioni che gli garantiscono un vantaggio selettivo.

Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


Torna all'inizio della Pagina

Piccolaciuff
Nuovo Arrivato




13 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 17:44:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piccolaciuff Invia a Piccolaciuff un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Allora posso dirti che il mio prof. alezione le ha definite cm particelle che, nella creazione dei virus ricombinanti, possono avere più capacità x il DNA da inserire in qnt sn solo composte da sequenze cos...
Questo è quello che disse...
Torna all'inizio della Pagina

Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 18:18:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per favore cerca di scrivere in italiano perchè il linguaggio
da sms non mi riesce comprensibile

Non ho capito cosa intendi per:
Citazione:
possono avere più capacità x il DNA da inserire in qnt sn solo composte da sequenze cos...

Però mi pare che tu stia parlando delle particelle
che sono prodotte a partire da vettori COSMIDICI

In tal caso si tratta di internalizzare, nella particella
di un fago, un vettore di DNA ricombinante del tutto identico
a un plasmide, ma in cui sono inserite sequenze COS ("cosmide") :
ottieni ciò mischiando le proteine fagiche con una preparazione
concentrata del vettore di DNA.

Quelle che ottieni sono particelle simili a quelle fagiche,
ma genotipicamente differenti, in quanto anzichè contenere il
naturale DNA fagico, contengono il vettore che ci hai messo tu,
per cui potrebber essere definiti "pseudofagi", anche se - vista
l'origine artificiale e lo scopo per cui vengono costruiti - il
modo più corretto per definirli è (secondo me) "vettori fagici".

Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


Torna all'inizio della Pagina

Piccolaciuff
Nuovo Arrivato




13 Messaggi

Inserito il - 12 settembre 2009 : 13:25:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Piccolaciuff Invia a Piccolaciuff un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ok... grazie 1000 davvero x la spiegazione e la disponibilità!!!!
Torna all'inizio della Pagina

0barra1
Utente Senior

Monkey's facepalm

Città: Paris, VIIème arrondissement


3847 Messaggi

Inserito il - 16 settembre 2009 : 00:52:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di 0barra1 Invia a 0barra1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Confesso di non aver seguito tutta la discussione, ma aggiungo il mio contributo:

non è che si riferiva a fagi difettivi quale il fago lambda difettivo gal, ossia un fago lambda che ha lisogenizzato grazie alla sequenza att nel genoma di E. coli in un sito d'inserzione in prossimità dell'operone del galattosio? Nel caso di induzione del profago, ossia del fago internalizzato nel cromosoma batterica, al momento dell'escissione, può accadere, raramente, che l'escissione non avvenga correttamente e vengano dunque escissi geni dell'operone, oltre al genoma virale. Ciò comporta la formazione di un fago difettivo, tanto più incapace di condurre un'infezione una volta avvenuta la penetrazione (che avviene in quanto condotta dalla guaina e dallo stelo dello stesso capside) quanto maggiore o vitale è la regione mancante. Il processo è del tutto naturale.
Tuttavia in laboratorio si può affiancare al fago difettivo un fago normale, detto T-helper. Helper perché permette, coinfettanto E. coli insieme a lambda difettivo, la trascrizione delle proteine precoci e poi delle proteine tardive strutturali, di modo che il fago difettivo possa condurre, così aiutato, l'infezione e rilasciare i propri virioni in ambiente extracellulare.
La compartecipazione di un fago T-helper ad un fago difettivo permette di creare fagi difettivi di porzioni consistenti del genoma, di fatto sono sufficienti un sito att, le estremità coesive di modo tale che avvenga la circolarizzazione post-penetrazione e un ORC.

L'utilità di quest'ultima parte, ossia l'applicazione in lab, mi sfugge ancora. Ma ora son troppo stanco per esporre tutti i miei dubbi: spero che domattina vorrete leggerli.

'Notte
Torna all'inizio della Pagina

0barra1
Utente Senior

Monkey's facepalm

Città: Paris, VIIème arrondissement


3847 Messaggi

Inserito il - 19 settembre 2009 : 16:09:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di 0barra1 Invia a 0barra1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Domanda: se ciò che ho scritto sopra è corretto, nel caso in cui un fago trasducente infettasse un batterio e lisogenizzasse, si avrebbe la creazione di un parziale diploide, giusto? Ovviamente presupponendo che il fago infetti batteri della stessa specie. In questo caso si può parlare di merodiploidi, come nel caso di non corretta escissione di un episoma dal cromosoma?
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione  

Quanto è utile/interessante questa discussione:

 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
Vai a:
MolecularLab.it © 2003-18 MolecularLab.it Torna all'inizio della Pagina